Servizio UFOTEL
Notiziario settimanale aggiornato ogni mercoledì pomeriggio
a cura del C.I.S.U., Centro Italiano Studi Ufologici
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Aggiornamento numero 177 - 1 luglio '98
UNA COMMISSIONE INTERNAZIONALE DI SCIENZIATI
AFFERMA L'UTILITA' DI STUDIARE GLI UFO
E' la notizia della settimana, ma per l'ufologia di orientamento scientifico potrebbe essere la notizia del decennio: una commissione di scienziati, riunitasi per un esame della documentazione esistente sul fenomeno UFO ha raggiunto la conclusione che la scienza dovrebbe occuparsi seriamente dell'argomento.
Ne avevamo già riferito all'epoca [Ufotel n. 141, 17 ottobre '97]: ai primi di ottobre si era infatti riunito per una settimana, nei pressi di New York, a questo specifico scopo un gruppo di scienziati riuniti dalla Società per l'Esplorazione Scientifica, un'associazione costituita dodici anni fa negli Stati Uniti ad iniziativa del fisico Peter Sturrock per promuovere un approccio scientifico agli argomenti paranormali e pubblicare un Journal of Scientific Exploration.
Nel corso del convegno, hanno presentato i migliori dati disponibili sette studiosi di ufologia fra i più noti ed impegnati (Richard Haines, Illobrand von Ludwiger, Mark Rodeghier, John Schuessler, Erling Strand, Michael Swords, Jacques Vallee e Jean-Jacques Velasco), provenienti da varie nazioni europee oltre che dagli Stati Uniti d'America, con particolare riferimento ai casi fotografici, alle stime circa la luminosità, i rilevamenti radarici, il Progetto Hessdalen, i casi di interferenze su veicoli e su aerei, effetti gravitazionali e fisiologici, tracce al suolo e sulla vegetazione, analisi di frammenti di presunti UFO.
Ad ascoltare e poi valutare i dati, un gruppo di nove docenti universitari e scienziati di diverse discipline, anch'essi sia americani sia europei, che si sono poi nuovamente riuniti a San Francisco alla fine di novembre per discutere e cominciare la preparazione dei documenti conclusivi, che ora sono stati diffusi pubblicamente su Internet ("http://www.jse.com/PR_UFO_98.html") e con un comunicato stampa dell'Università di Stanford, dove Sturrock insegna, e che saranno pubblicati sul prossimo numero del Journal of Scientific Exploration.
L'istituzione e l'attività della Commissione Sturrock sono state finanziate dal magnate americano Laurance Rockefeller, da tempo interessato all'argomento ufologico.
Le conclusioni, che sono state sinteticamente riprese dai mass media di tutto il mondo, Italia compresa, sono così riassumibili: i dati non dimostrano l'esistenza di fenomeni sconosciuti e tanto meno di tecnologie extraterrestri, però esiste un numero sufficiente di osservazioni inspiegabili ed interessanti che potrebbero meritare un'attenta valutazione nell'aspettativa di scoprire qualcosa di nuovo, purché con uno spirito obiettivo e scientifico che finora è mancato all'ufologia, il cui livello di rigorosità scientifico e tuttora carente [AP e CNN, 29 giugno; Washington Post, 30 giugno; UFO Updates, 29 e 30 giugno; in Italia La Repubblica, Corriere della sera, Il messaggero e altri quotidiani, 30 giugno; Ufoitalia, 29 e 30 giugno; collaborazioni di Renzo Cabassi, Roberto Labanti, Daniele Maffettone, Paolo Toselli].
Questa seconda parte delle conclusioni è in aperto contrasto con quella raggiunta nel 1968 dallo studio biennale condotto dall'Università del Colorado per conto dell'Aeronautica militare degli Stati Uniti, diretto dal fisico Edward Condon, che aveva invece affermato che ulteriori studi a tutto campo degli UFO non sarebbero stati probabilmente giustificabili dall'aspettativa di un progresso nelle conoscenze scientifiche. Il comitato Sturrock fa rilevare che oggi, a trent'anni di distanza, ci sono maggiori probabilità di progresso, grazie alle migliori conoscenze della scienza e della tecnologia, che potrebbero trarne dei frutti.
Le conclusioni della Commissione Sturrock, che rappresenta il primo esame scientifico della fenomenologia UFO da trent'anni a questa parte, coincidono con la linea filosofica che anima il Centro Italiano Studi Ufologici dalla sua costituzione. Non a caso, diversi degli studiosi che hanno preso parte ai lavori della commissione furono a suo tempo collaboratori della rivista dell'ufologia scientifica UPIAR (UFO Phenomena - International Annual Review), del cui gruppo redazionale il CISU è la continuazione.
Merita ancora notare quello che invece non c'è nel rapporto della commissione e neppure nei "migliori dati disponibili" ad essa sottoposti dagli studiosi di ufologia: nulla sui dischi volanti precipitati e sui loro presunti frammenti, sulle autopsie di pretesi cadaveri extraterrestri, sui rapimenti alieni e sui fantomatici "impianti" inseriti nei corpi dei rapiti, per non parlare neppure di basi sotterranee, tecnologie aliene e patti scellerati fra governi ed ET. Nulla insomma di tutta la sovrastruttura che negli ultimi dieci anni ha inquinato l'ufologia, convincendo una gran parte del pubblico che gli ufologi sono solo "quelli che credono agli alieni".
C'è quindi da aspettarsi che i sedicenti ufologi, che su tale folklore vivono e prosperano, si strappino le vesti gridando all'ennesimo esempio di cover-up o di "congiura del silenzio", sempre che non tentino di saltare sul carro appropriandosi di un approccio e di un atteggiamento che è l'esatto opposto di quello da loro praticato.
Per quanto riguarda il Centro Italiano Studi Ufologici, la Commissione Sturrock viene a rappresentare un meritato riconoscimento ed un incoraggiamento a proseguire nella linea di un approccio cautamente scientifico, non sensazionalista né paranoico né tanto meno fideistico, al fenomeno UFO.
In redazione:
Edoardo Russo.
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