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Ha avuto anche risvolti giudiziari la vicenda del falso atterraggio UFO a
Riccione, che ha tenuto banco dalla fine di luglio.
La notizia diffusa da radio e TV il 26 luglio scorso (e rilanciata dalle
agenzie di stampa sui giornali dell'indomani) riguardava il ritrovamento e
Riccione, nei pressi del parco di divertimenti Aquafan, di tre misteriose
tracce circolari di erba bruciata, del diametro di 2,8 metri, disposte a
formare un triangolo di 17 metri di lato, dopo che il custode aveva visto
una strana nube sollevarsi da terra alle 7 di quella mattina. Dalle tracce,
che sembravano coperte da una strana sostanza bianca, proveniva un odore
acre e pungente.
Sul posto sono accorsi prima i Carabinieri, che hanno transennato la zona,
poi centinaia di curiosi, giornalisti, fotografi e infine gli ufologici, in
particolare quelli del CUN, che hanno fatto prelievi e parlato di
segnalazioni di strane luci sulle colline quella stessa notte. Ma già il
giorno successivo ha cominciato a diffondersi la notizia che il tutto non
era se non una specie di burla orchestrata addirittura dal Comune di
Riccione, come lancio pubblicitario all'interno dell'iniziativa turistica
regionale Vacanze da Ufo, in vista di una serie di manifestazioni
turistiche.
Il tutto è stato confermato prima dai Carabinieri, poi dallo stesso
assessore comunale al turismo: un'agenzia pubblicitaria avrebbe organizzato
da mesi un'articolata messinscena, comprendente false tracce, false
segnalazioni di avvistamento, gadget, magliette e perfino l'intervento
inconsapevole degli ufologi a fare da cassa di risonanza per un crescendo
promozionale fino alla conferenza stampa di presentazione prevista per il 5
agosto.
Un aspetto ancora non chiarito della vicenda sarebbe il coinvolgimento di
alcuni studenti romani facenti parte dei Men in Red (appassionati di Ufo
che orbitano intorno ai centri sociali), i quali si sarebbero prestati alla
realizzazione delle false tracce.
Ai primi di agosto, la macchina pubblicitaria ha in effetti preso il via,
con l'annuncio della tre-giorni intitolata Riccione, ultimo pianeta prima
della terra, poi il Festival dell'amicizia intergalattica (sorta di
carnevale ispirato alla saga di Guerre stellari), cui faranno seguito nel
corso dei mesi da agosto ad ottobre, mostre di fumetti e di iconografia
aliena, più varie altre iniziative folcloristiche a tema più o meno spaziale.
Ma gli esponenti locali del Centro Ufologico Nazionale non solo non sono
stati al gioco, anzi - sentendosi presi in giro, sfruttati indegnamente e
forse anche esposti a rischi per la propria salute per l'esposizione a
sostanze potenzialmente tossiche (soda caustica e ammoniaca) - hanno prima
annunciato e poi presentato un esposto alla magistratura, ipotizzando reati
come la diffusione di false notizie suscettibili di turbativa pubblica, ma
soprattutto con la più che comprensibile intenzione di tutelare l'immagine
propria e dell'argomento UFO.
Altre polemiche sono poi venute dalla minoranza consiliare in comune, che
ha contestato la spesa di 300 milioni (più 150 della regione) per la serie
di manifestazioni, e perfino dall'assessore ai servizi sociali della stessa
Riccione e dallo stesso capogruppo del partito di maggioranza.
Si potrebbero fare varie considerazioni su questa vicenda, sulle sue cause,
responsabilità, modalità e conseguenze. Ma ci limitiamo ad esprimere
tristezza e fastidio per come l'argomento ufologico continui per molti a
rimanere nell'ambito del folklore carnascialesco.
[Resto del Carlino, edizione Rimini, dal 27 luglio al 9 agosto; Corriere di
Rimini, dal 28 luglio al 9 agosto; Ufoitalia, dal 27 luglio al 2 agosto; La
Rete (CUN), dal 28 luglio al 9 agosto; La Repubblica, 2 agosto; SocioUfo,
dal 6 al 16 agosto; collaborazione di Andrea Bovo, Stefania Genovese,
Roberto Labanti, Gildo Personè]
In redazione:
Hanno collaborato a questa edizione:
Andrea Bovo, Stefania Genovese, Roberto Labanti, Gildo Personè
Edoardo Russo.
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