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Attualità ufologica al telefono


Notiziario settimanale aggiornato ogni mercoledì pomeriggio
a cura del C.I.S.U., Centro Italiano Studi Ufologici
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e-mail cisu@ufo.it


Aggiornamento numero 183 - 10 settembre '98



In sommario:


- Aperti in Spagna gli archivi dell'Aeronautica?
- Area 51: ultimi sviluppi
- Il CUN attacca Sturrock




Aperti in Spagna gli archivi dell'Aeronautica?

L'8 settembre i mass media italiani hanno rilanciato la notizia secondo la quale la Spagna avrebbe deciso di togliere il segreto militare sugli UFO e sarebbe il primo paese europeo ad aprire i propri archivi ufologici, mentre nelle altre nazioni tutto resterebbe in mano ai militari. Il dispaccio di agenzia dell'ANSA riporta addirittura le dichiarazioni estremamente possibiliste di quello che viene definito "direttore del Centro di studi interplanetari dell'Aviazione militare" spagnola, Vicente-Juan Ballester Olmos [ANSA, 8 settembre; Televideo RAI, 8 settembre; Il messaggero e altri quotidiani, 9 settembre; Ufoitalia, 8 e 9 settembre; collaborazioni di Renzo Cabassi, Ricardo Campo, Massimiliano Teso].

La notizia è in realtà il tipico esempio della superficialità e disinformazione dei mass media, che hanno solo ripreso - enfatizzandolo e deformandolo - un comunicato stampa estero.

Infatti - come avevamo già pubblicato nel 1995 sulla rivista UFO del CISU - la declassificazione dei casi ufologici raccolti dall'Aeronautica militare spagnola è cominciata nel 1992 ed è stata poi terminata nel 1996. Il Centro di studi interplanetari è un'associazione privata analoga al CISU e non ha nulla a che fare con i militari, mentre Ballester Olmos è un ufologo fra i più noti e seri della penisola iberica, autore di cinque libri, ed è colui che è riuscito ad ottenere la declassificazione dopo anni di sforzi [UFO - Rivista di informazione ufologica, gennaio 1995; Ufoitalia, 9 settembre].

Non è neppure vero che in tutti gli altri paesi europei gli UFO rimangono un segreto militare, nè che la Spagna sia uno dei paesi più ricchi di avvistamenti UFO al mondo. Nessuna novità, dunque, tanto più che la stessa notizia era già stata pubblicata varie volte in Italia; e tante imprecisioni o errori, a dimostrazione che gli UFO continuano a essere considerati un argomento "leggero", su cui non è il caso di fare le consuete verifiche prima di pubblicare.




Area 51: ultimi sviluppi

L'Area 51 è tornata sui giornali americani la settimana scorsa, quando il 4 settembre due elicotteri dell'U.S. Air Force si sono schiantati poco distante dalla zona, durante un'esercitazione notturna di salvataggio nel deserto, all'interno del poligono militare che circonda la base aerea Nellis [AP, 5 settembre; Las Vegas Times, 5 settembre; Current-Encounters, 5 settembre; UFO Updates, 6 settembre].

Ma già in agosto i mass media si erano nuovamente occupati dell'Area 51, quando il noto giornalista Matt Drudge aveva diffuso in anteprima i dati desunti dei bilanci federali circa il numero di dipendenti che risultano retribuiti in alcune basi militari segrete. Contrariamente ad alcune voci diffuse qualche mese fa, l'area riservata della base aerea di Nellis non sarebbe stata affatto sbaraccata e trasferita altrove, in quanto vi lavorerebbero ancora circa 1850 persone dei dipartimenti della difesa, dell'energia e delle tre armi (contro le 2000 che risultavano sei anni fa), e con retribuzioni mediamente superiori a quelle normali. [Drudge Report, 4 agosto; Detroit News, 27 agosto; UFO Updates, 6 e 28 agosto]




Il CUN attacca Sturrock

A commento della notizia delle conclusioni della "Commissione Sturrock", che ai primi di luglio ha affermato al tempo stesso l'opportunità di uno studio scientifico del fenomeno UFO e l'assenza di prove circa la natura extraterrestre degli UFO stessi, la rivista Notiziario UFO di settembre pubblica una durissima lettera aperta a Peter Sturrock, firmata da Corrado Malanga, ricercatore chimico e coordinatore del comitato scientifico del Centro Ufologico Nazionale.

Sia pur con qualche confusione, Malanga parte rimproverando e contestando che la commissione di scienziati riunita dalla Society for Scientific Exploration non abbia neppure preso in considerazione gli aspetti del fenomeno che per i fondamentalisti dell'ufologia nostrana costituirebbero prove "fisiche e reali" che "senza ombra di dubbio" mostrerebbero la natura extraterrestre degli UFO, quali i cerchi nel grano, i rapimenti (e gli impianti) alieni.

Secondo Malanga l'alternativa è secca: siccome afferma che non ci sono prove che gli UFO siano astronavi extraterrestri, o Sturrock è un cretino oppure partecipa alla congiura del silenzio. In realtà Malanga propende decisamente per la seconda ipotesi, ed insinua anzi che Sturrock abbia agito per conto dell'establishment scientifico americano, sotto la pressione della paura che proprio le iniziative del CUN italiano potessero portare alla rivelazione pubblica delle verità nascoste, dato che le ricerche degli italiani avrebbero ormai sopravanzato quelle "finte" degli studiosi americani.

Ogni commento è probabilmente superfluo, se non che la scomposta reazione del CUN non ha paralleli con alcuna altra organizzazione di studi ufologici al mondo, mentre è condivisa solo da esponenti dei filoni contattistici o del folklore sensazionalistico e cospiratorio pseudo-ufologico, e si inquadra purtroppo nel crescente indirizzo new age delle riviste che vengono pubblicata a nome del Centro Ufologico Nazionale.



Hanno collaborato a questa edizione:
Renzo Cabassi, Ricardo Campo, Massimiliano Teso.

In redazione:
Edoardo Russo.


Prossimo aggiornamento: mercoledì pomeriggio, 16 settembre.



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