In sommario: smentiti da militari e civili i pretesi rilevamenti radar dell'Epifania; nuove analisi del presunto alieno trovato in Israele; tradotto in italiano un libro sul caso Roswell; battaglie legali tra riviste ufologiche.

Lo Stato Maggiore dell'Aeronautica militare italiana ha formalmente smentito per iscritto che - contrariamente a quanto affermato pubblicamente da alcuni sedicenti ufologi - i radar militari abbiano rilevato il passaggio o la presenza del fenomeno luminoso osservato nel pomeriggio del 6 gennaio scorso su mezza Italia. Ad analoghe conclusioni e' pervenuto l'ENAV (l'ente civile nazionale di assistenza al volo), che non ha neppure attivato le procedure previste nei casi di potenziale pericolo per la navigazione aerea. [Comunicazioni dello Stato Maggiore Aeronautica e dell'ENAV al CISU; collaborazione di Paolo Fiorino]

A questo punto si attende che chi sostiene il contrario fornisca agli studiosi (non necessariamente ai mass media) dei dati concreti, che consentano un approfondimento, senza trincerarsi dietro l'alibi della congiura del silenzio, di cui verrebbe altrimenti a fare attivamente parte.

La British UFO Research Association ha annunciato i risultati della analisi condotte in Inghilterra su alcuni frammenti del presunto esserino alieno trovato il 21 dicembre scorso da una contadina israeliana, e del quale abbiamo gia' riferito nelle scorse settimane.

I tre campioni tratti dal corpo dell'essere sono stati affidati alla BUFORA il 16 gennaio dal gruppo di persone che fin dall'inizio ha cercato di capitalizzare la vicenda per trarne lauti guadagni.

Con grande delusione del noto veggente israeliano Uri Geller, che e' stato uno dei promotori della faccenda, il laboratorio britannico, che ha sottoposto ognuno dei tre frammenti ad una triplice analisi della marcatura di carbonio e azoto mediante uno spettrometro di massa, e' giunto alla conclusione che - contrariamente a quanto, secondo gli stessi promotori, sarebbe stato accertato da un laboratorio israeliano rimasto peraltro anonimo - tutti i dati erano coerenti con un'origine molto terrestre del materiale, con caratteristiche molto simili a quelle che ci si sarebbe potuti aspettare da un embrione di rana o di lucertola (come gia' sostenuto dagli studiosi israeliani seri). [Rapporto di Mike Wootten su UFO Update, 1 febbraio]

E' appena uscita in libreria la traduzione italiana del libro di Gildas Bourdais, "Il caso Roswell - Gli extraterrestri sono gia' qui? - Inchiesta sull'UFO precipitato nel Nuovo Messico". Edito da Mediterranee, il volume conta 224 pagine, costa 25.000 lire e presenta un panorama abbastanza articolato del caso Roswell e delle polemiche che da anni stanno dividendo i ricercatori americani a proposito della vicenda. L'edizione italiana e' chiusa da una breve quanto rancorosa appendice di Roberto Pinotti sul controverso filmato dell'autopsia, che polemizza vanamente a destra e manca. [Segnalazioni di Paolo Fiorino e Marco Orlandi]

Per chi volesse rifarsi la bocca, ricordiamo che e' in libreria la nuova edizione, notevolmente ampliata ed aggiornata, del classico di John Fuller, "Prigionieri di un UFO", che riporta in dettaglio la storia del prototipo dei casi di rapimento alieno, quello dei coniugi americani Hill. Il libro e' edito da Armenia, ha 250 pagine e costa 25.000 lire. Gli iscritti al CISU possono richiederlo direttamente al Centro al prezzo scontato di 22mila lire.

Il recente sovraffollamento delle edicole italiane da parte di riviste commerciali ad argomento piu' o meno ufologico ha portato alcune di queste a darsi battaglia in tribunale.

A fine novembre il Centro Ufologico Nazionale e l'editore della rivista "Notiziario UFO" hanno infatti chiesto alla magistratura di bloccare con un provvedimento d'urgenza l'uscita del bimestrale "UFO News Magazine", accusandolo di concorrenza sleale e sostenendo che la parola "UFO" sarebbe ormai un marchio esclusivo della rivista del CUN.

Dopo alcune udienze interlocutorie, fallito ogni tentativo di accordo, il giudice ha dato torto alle infondate pretese del "Notiziario UFO", basandosi anche sull'esistenza e distribuzione nazionale della rivista del CISU, che è la prima ed unica ad aver registrato in Italia la testata "UFO", ma non per questo intende far causa ad altri. Un segno distintivo fra chi fa editoria ufologica per fini commerciali e chi invece lo fa senza fini di lucro. [Comunicazioni di Marco Iafrate, direttore editoriale delle Edizioni Cioe', dell'avvocato Nicola Rocchetti e di Stefano Innocenti]