Sezione di Venezia

Ufo o pallone sonda?

Un resoconto degli avvenimenti del mese di novembre 1997 a Sottomarina (VE)

Di Roberto TIOZZO

Durante tutto il mese di novembre dello scorso anno, su tutto il litorale veneto, nei comuni di Chioggia,

Sottomarina e della Frazione Isola Verde, accaddero strani fatti che qui mi accingo a presentarVi:

Iniziò con l'interruzione dell'energia elettrica in più paesi contemporaneamente, gli animali domestici erano irrequieti e spaventati. Durante la notte, in alcuni comuni si notarono dei bagliori che illuminavano a giorno interi centri abitati. Oggetti luminosi che a prima vista appaiono come stelle, ma che poi si avvicinano ed aumentano di luminosità fina al punto che, qualcuno, nell'osservare il fenomeno, si deve coprire gli occhi per non essere accecato. Queste fonti luminose appaiono compiere evoluzioni impossibili per qualsiasi velivolo conosciuto. Inoltre, anche gli apparecchi radiotelevisivi appaiono soffrire strani "disturbi", del tipo: accensioni e spegnimenti improvvisi, cambi di canale non voluti ecc..

Ma questo non è un ennesimo episodio della serie Xfiles od un racconto di fantascienza, ma è l'insieme reale degli eventi accaduti e che tuttora accadono in un gruppo di frazioni e zone limitrofe al comune di CHIOGGIA, in Veneto. (foto 1)  Oltre agli eventi citati, che già da soli sono un'insieme di fatti, i quali rispecchiano alla perfezione gli effetti su cose, persone ed animali domestici che avvengono in concomitanza con avvistamenti UFO. Bisogna aggiungere che non poteva mancare neppure il tentativo di cover-up da parte delle Autorità locali, civili e militari. Per comprendere bene la gravità del caso, dobbiamo ritornare indietro di qualche anno, precisamente all'inverno del 1989.

In quell'anno, a Sottomarina (VE), una ragazzina che oggi vuole mantenere l'anonimato, dichiara ai nostri inquirenti, che una sera, verso le ore 19.00, mentre rincasava in bicicletta dal lavoro, dovette passare lungo una strada non illuminata, che si snodava attraverso i campi incolti.

Ad un certo punto, vide davanti a sé , in lontananza, all'incirca sopra Isola Verde, una frazione di Sottomarina (Ve), da cui dista in linea d'aria circa 3 chilometri, una luce bianco - gialla, delle dimensioni apparenti, al triplo del pianeta Venere. La luce appariva e scompariva in più posizioni, senza seguire una traiettoria lineare o definita, ma bensì cambiava quota e direzione in una frazione di secondo.

La ragazzina si fermò prima di rincasare e rimase ad osservare le acrobazie della "strana luce" per circa cinque minuti. Anche se sono passati ormai circa 9 anni dal fatto, alla testimone, il fatto è rimasto impresso nella memoria in maniera indelebile. Tra l'altro, ho avuto personalmente la possibilità di ascoltare la sua storia più volte, e posso affermare con sicurezza la buona fede della testimone, contando il fatto che, tutte le volte che è stata ascoltata in merito, non ha mai cambiato neanche una virgola dalle precedenti versioni dell'accaduto.

Ma arriviamo ora al 1994 e cambiano per un attimo scenario, passando dalla terraferma al mare. Al largo della spiaggia dell'Isola Verde, furono avvistati da molti testimoni, alcuni oggetti che si tuffavano in mare o che emergevano da esso, i quali avevano diverse forme. C'era chi parlava di "sfere di luce" bianca o blu, chi invece aveva visto oggetti a forma di disco all'apparenza solidi o metallici. Nello stesso anno il comune balneare di CHIOGGIA (VE), fu protagonista di un altro fatto alquanto insolito e che fece eco sulle pagine di diversi quotidiani regionali. Diversi pescatori locali, raccontarono che in più occasioni, mentre recuperavano dal mare le reti a strascico, queste ultime, a contatto con l'aria, si incendiavano misteriosamente.

Vennero interpellati vari esperti, tra cui alcuni biologi marini, i quali fornirono delle teorie sulla causa delle misteriose combustioni; una di queste fu che l'effetto poteva attribuirsi a qualche sostanza chimica, scaricata in mare dalla vicina raffineria di PORTO MARGHERA o da qualche nave di passaggio, ma tutti gli esami furono negativi. Successivamente si ipotizzò la presenza di un tipo di alga anomala non meglio identificata.

In ogni caso, con la stessa stranezza con cui si manifestarono, questi fenomeni ebbero fine.

Poi, nella notte tra l'8 ed il 9 novembre 1996 si verificò quello che nella casistica ufologica è chiamato "incontro ravvicinato di III tipo" od IR3. Quella notte, Alessandro BOSCOLO, un ragazzo di SOTTOMARINA, e due suoi amici, Valerio ed Alessandro, anche loro residenti nello stesso comune, stavano percorrendo in automobile una stradina sterrata nella vicina frazione di Isola Verde. La notte era caratterizzata da una fitta nebbia che riduceva notevolmente la visibilità.

Verso le 23.30, il BOSCOLO ferma l'auto per un'impellente bisogno fisiologico, quando, sceso dall'auto notò che tutta la zona era illuminata come se vi fosse una bassa luna piena, la quale permetteva di intravedere, a poca distanza la sagoma scura di una casa. Da notare che quella notte, la luna era solamente al primo quarto. Nel frattempo, scesero dall'auto anche i suoi due amici, i quali notarono che la luce proveniva da dietro alcuni cumuli di letame. Mentre guardavano intorno, notarono dei movimenti in direzione di una catasta di sostegni per le serre ed all'improvviso sbucarono da dietro ad essa tre o quattro esseri alti circa un metro, magri e con la testa grande, di forma ovale, i quali correvano ad una velocità incredibile verso la luce.

I tre ragazzi, spaventati dal fatto che quegli esseri non potevano essere animali a causa del fatto che avevano un portamento eretto e che non potevano essere umani data la loro incredibile velocità nel percorrere lo spazio che li separava dalla luce, risalirono in auto e fecero ritorno a casa.

Ed eccoci finalmente, ai fatti accennati all'inizio di questo articolo.

Il pomeriggio di martedì 28 ottobre 1997, il sig. Giorgio CALLEGARI e sua moglie Cristina COLOMBO, stavano percorrendo in automobile, l'autostrada Milano-Venezia al ritorno da Milano. Giunti in prossimità di Vicenza, videro, in direzione di CHIOGGIA, un oggetto volante con un nucleo bianco-giallo, circondato da un alone azzurro, che velocemente scendeva verso il basso, in modo quasi orizzontale, come se fosse in fase di atterraggio. L'oggetto lasciava dietro di sé una scia luminosa di colore azzurro. Ad un certo punto, si è come "disintegrato", lasciando al suo posto una nuvola di piccole "stelline" bianche.

Mercoledì 29 ottobre 1997 alle ore 18.40 circa, il sig. Roberto ANATRA e sua moglie, erano in auto sulla statale 309, in direzione Venezia, quando notano in direzione nord-ovest a circa 40° - 45° sopra l'orizzonte, un oggetto luminoso di forma sferica, emanante una luce pulsante che variava dal bianco tenue al bianco - giallo (vi ricordate il precedente oggetto? Nda.) e dava l'impressione di ruotare intorno al proprio asse. Dopo circa un minuto di staticità, schizza via a folle velocità verso l'alto, a circa 60° in direzione nord, lasciando visibile per qualche secondo una scia luminosa gialla. Aveva le dimensioni apparenti del triplo di Sirio o di Venere. Un fatto che desta interesse è che il sig. ANATRA, dichiara che tale oggetto è stato da lui osservato per parecchie volte all'incirca nella medesima posizione da quattro anni circa. Un fatto molto curioso accade diverso tempo dopo, quando venne chiesto ai coniugi ANATRA di ricostruire il loro avvistamento. Ci recammo nei pressi della località in cui era avvenuto il fatto. La moglie del sig. ANATRA ci indicò il punto in cui avevano visto librarsi l'oggetto, in modo che potessimo fare qualche foto della zona. Quando osservai la foto, mi accorsi che nella parte superiore destra, era stato immortalato un oggetto strano. Decidemmo perciò di sottoporre la foto agli esami del laboratorio fotografico e d all'analisi computerizzata, nella sede dell'U.S.A.C. e di cui vi verranno esposti i risultati alla fine di questo articolo.

Un altro avvistamento ha interessato i coniugi CALLEGARI. Questa volta, il fenomeno è accaduto vicino alla loro casa. E' la sera di sabato 1 novembre, verso le ore 22.15. Sullo stesso tratto di strada che collega SANT'ANNA a CHIOGGIA. Essi notano, sempre all'altezza di 45°, in direzione nord - ovest, un oggetto luminoso sferico, anch'esso delle dimensioni apparentemente tre volte superiori a quelle del pianeta Venere, però questa volta presentava un altro tipo di colorazione rispetto al precedente evento; essa infatti variava tra l'arancio ed il rosso. Durante la serata, i coniugi si spostarono diverse volte a bordo della loro auto, e notarono che l'oggetto rimase sempre immobile nel medesimo punto anche quando rientrarono a casa oltre un'ora e mezza dopo l'inizio dell'avvistamento. Questo fa escludere la possibilità di confondere l'oggetto con qualche aeroplano o qualche stella o pianeta. Inoltre, già da martedì 28, giorno del primo avvistamento, i due coniugi notarono che i loro animali domestici, davano segni di nervosismo ed irrequietezza, tanto che, uno dei gatti all'interno dell'abitazione, distrusse alcune bambole di porcellana che la madre della sig. Cristina possedeva. Invece, i due cani di guardai alla villa, abbaiavano in continuazione e correvano ovunque, facendo scattare i sensori per l'illuminazione del giardino.

Il giorno successivo, domenica 2 novembre, si manifestarono due anomalie piuttosto rilevanti. La prima "stranezza" fu quella che l'autoclave che pompava acqua in casa, dava notevoli sbalzi di pressione, tanto che lo scaldabagno in casa, si spegneva e si riaccendeva in continuazione. Il secondo fatto interessò anche il televisore, il quale rappresento lo stesso "malfunzionamento" che lo aveva caratterizzato nella serata del 30 ottobre precedente, e cioè, si accendeva e si spegneva da solo, cambiava canle in continuazione. Il tutto nel lasso di tempo di due o tre minuti. Da far notare che tali "anomalie", compreso lo strano comportamento degli animali, non era mai accaduto in precedenza.

L'evento più strano deve ancora arrivare: "la serata del luna park", così è stato battezzato quel giovedì 30 ottobre 1997. Tutto ebbe inizio verso le 18.30 con una serie di micro interruzioni di energia elettrica che interessarono marginalmente il comune di Sottomarina in zona viale Mediterraneo, colpendo maggiormente ben cinque frazioni limitrofe: Isola Verde; Lino; Brondolo; Sant'Anna e Cavanella d'Adige. Da alcuni giorni imperversava un forte vento di bora, la cui velocità era dai 90 ai 120 chilometri, il quale, unitamente alla salsedine poteva essere la causa di questi black-out. Senonchè, si verificò un'ulteriore anomalia: lo spegnimento e l'accensione continua , unita a cambi repentini dei canali sugli apparecchi televisivi della zona.

Il responsabile ENEL del comune di CHIOGGIA Giovanni ROMA, commenta così l'accaduto: "ci sono state numerose segnalazioni da parte degli utenti, e sono stati fatti dei sopraluoghi in quelle zone, al fine di verificare se magari ci fossero alberi a contatto con i fili dell'alta tensione, ma non è risultato nulla di anomalo. L'unica spiegazione è che la salsedine, di cui era carica la bora, si sia depositata sugli isolatori dei fili. Ma da qui a dire che questa sia stata la causa degli strani fenomeni, siamo molto lontani.". Il Professor Alberto NACCARI, insegnante di geografia alle scuole medie "Nicolò de' CONTI", ha raccolto le testimonianze di parecchi alunni e dei rispettivi genitori abitanti nelle zone in questione, ai quali ha cercato di dare loro una spiegazione adducendo delle ipotesi secondo le quali, in certe condizioni atmosferiche, si possono creare dei campi elettromagnetici anomali, ma non è neanche da scartare l'ipotesi di interferenze UFO. Questo anche perché parecchi testimoni hanno dichiarato di aver visto verso le 19, tra i campi di Isola Verde, un oggetto che emanava una forte luce bianca abbagliante, la quale illuminò a giorno tutta la zona.

A questo punto, come di consuetudine, entra in gioco il tentativo di depistaggio, o perlomeno di disinformazione, perpetrato ai danni di chi comincia a porsi qualche domanda sull'accaduto. Ed ecco sbucare il classico e ben poco originale "pallone sonda", caduto, o per meglio dire, fatto cadere su di un campo di carote a Lino, a pochi metri dall'abitazione del signor Guerino SEGATO il mattino del 2 novembre, poi fotografato e sbattuto in un articolo a cinque colonne su un quotidiano locale e con il quale si tentò di spiegare i fatti di sabato (foto 3).

Per fare comprendere alla gente l'assurdità di individuare in un pallone meteorologico, il responsabile degli eventi sopra descritti, è bene spiegare come è fatto. Nello specifico caso, questa radiosonda ha un nome: "VAISALA RS80". E' stata costruita in Svezia, e VAISALA è il nome della ditta costruttrice, ma viene usata dal servizio meteorologico italiano. Questo modello è formato da un pallone in lattice di circa un metro di diametro, attaccato ad esso, tramite dei fili, vi è una scatola di cartone avente la grandezza di una confezione di latte da un litro, con una lunga antenna ed una croce greca in alluminio, per essere identificata dai radar. Inoltre è dotata di un piccolo paracadute rosso, che si apre ad un'altezza di 12.000 metri, quando il pallone, contenente l'elio che lo sorregge, esplode a causa dell'aria rarefatta a quelle altitudini.

La sonda recuperata, era un po’ annerita in alcuni punti, ma non bruciata. Inoltre non possiede alcun dispositivo di illuminazione; di conseguenza , non può essere neanche in minima parte, la causa di quell'enorme illuminazione avvistata a diversi chilometri di distanza, né tantomeno la causa degli altri effetti anzidetti. Inoltre, quasi a dare una lezione a chi ha tentato di far tacere le cose così in fretta, si è verificato un incremento di avvistamenti e di altri fatti inspiegabili. La radiosonda è stata rinvenuta dal signor Guerrino SEGATO il mattino di domenica 3 novembre, ma alle 18.00 circa di quello stesso giorno, un globo luminoso, immobile sulla verticale di ISOLA VERDE (VE), attirò l'attenzione di numerosi automobilisti che stavano transitando sul ponte translagunare che collega PIOVE DI SACCO (PD) a CHIOGGIA (VE), i quali formarono una lunga coda di veicoli fermi ai lati della statale, i cui occupanti erano intenti ad osservare lo strano oggetto sospeso in aria e che emanava una luce bianco - gialla e che sembrava pulsare.

Esso presentava le dimensioni apparenti di circa il triplo del pianeta VENERE ed era nettamente al di sotto delle nuvole, ma incredibilmente, restava immobile nonostante nella zona continuasse a soffiare un vento di bora a circa 100 km/ora, il quale non permette di certo ad alcun elicottero di volare, né tantomeno ad un pallone sonda di stazionare a quell'altezza. Ma il fatto ancora più incredibile, è che l'evento si è ripetuto nel medesimo luogo, interessando ancora altri automobilisti, il giorno 4 novembre, alle 22.30.

Una testimonianza più dettagliata dell'oggetto avvistato domenica, ci viene data da cinque ragazzine e da altre persone che, all'uscita da un locale di SOTTOMARINA (VE), verso le 18.00 notano un oggetto a forma di disco, con un fascio centrale di luce bianca, circondato da luci rosse, azzurre e verdi. Da quando ebbero inizio i fenomeni, fino ad un paio di settimane dopo, tutti gli animali della zona sembravano impazziti.

Un ex sottufficiale dell'esercito, che per ovvi motivi vuole mantenere l'anonimato, racconta che la notte tra l'8 ed il 9 novembre, stava rincasando insieme alla moglie ed alla figlia, a bordo della propria automobile. "Percorrevamo la stradina che collega CA' LINO con la statale 309. Arrivati sul ponticello in prossimità dell'idrovora (zona che nei giorni precedenti fu teatro di numerosi avvistamenti), vidi in lontananza su un campo incolto alla destra della strada alcune auto ferme e delle persone con torce in mano. Pensai ad un incidente, oppure a qualche guasto meccanico, ma mentre mi avvicinavo, notai dei particolari strani. I mezzi erano tre, si trattava di due furgoni e di un fuoristrada di colore scuro, forse nero opaco, difatti notai che non riflettevano le luci della mia auto. Il furgone parcheggiato davanti , aveva sul tetto diverse antenne, tra cui spiccava una parabola satellitare. Sul campo adiacente c'era un gran movimento di gente tutta vestita in abiti militari o paramilitari, anch'essi neri, ebbi modo di osservare che si trattava di persone bianche e di colore. Vidi che quattro di loro stavano scaricando dal furgone centrale un grosso cilindro di circa un metro e mezzo di lunghezza per 80 centimetri di diametro, di colore grigio, mentre altri quattro o cinque stavano lavorando su altri due cilindri posti a terra. Stavo guidando lentamente perché quella strada era molto stretta e priva di illuminazione, fatta eccezione per una luce fioca che arrivava dall'idrovora che mi permise di vedere altri tre persone che dal ciglio della strada mi osservavano. Arrivato vicino a loro, quello al centro che sembrava essere il capo, mi intimò con forte accento americano, di allontanarmi. Sono sicuro che quell'uomo era americano poiché ho prestato servizio per parecchi anni in una base NATO. Un'ultima cosa che notai fu che quei veicoli non avevano alcuna targa, oppure se l'avevano era coperta".

Un'indagine fatta sul posto qualche giorno dopo il fatto, evidenziò sul terreno indicato dal testimone, cinque depressioni della lunghezza di un metro e mezzo circa, forse lasciate da quei cilindri visti scaricare.

Quello stesso giorno, nello stesso posto, verso le 17.30, tre ragazzini di tredici anni che abitavano nelle vicinanze, dissero di aver visto un globo luminoso di colore bianco - verde, che effettuava manovre zigzagando velocemente e che improvvisamente si diresse verso di loro aumentando notevolmente la propria luminosità a tal punto che i ragazzini si dovettero coprire i volti con le mani. Si spaventarono talmente tanto, che corsero a casa terrorizzati. Un fattore molto importante è che in tutta la zona, da circa un paio di mesi, si è intensificata la presenza militare, sia in terra che in mare o cielo. Bisogna notare che ogni volta che si verifica un evento ufologico degno di interesse, entra in campo l'apparato militare, spesso occulto e che effettuano i più svariati esami del luogo non trascurando di intimorire eventuali testimoni o persone che si interessano all'accaduto. Ma la cosa che più rattrista ed offende i ricercatori seri come noi, è il fatto che questi organi militari tentano di coprire l'accaduto, e dulcis in fundo, anche questa volta si rifà vivo il pallone sonda (forse siamo a ROSWELL?). Da ROSWELL nel luglio del 1947 all'ISOLA VERDE(VE) nel novembre 1997, 50 anni di vergognose bugie ed assurde banalità.

Una precisazione della Sezione Analisi fotografiche computerizzate:

Ho analizzato la foto scattata ai signori ANATRA, che indicano il luogo e la direzione approssimata dell'oggetto causa del loro avvistamento e di cui il nostro coordinatore ha precedentemente parlato. Nell'esaminarla, ho notato che in alto a destra della foto,(foto 4)

si nota un oggetto che, dopo le analisi al computer, (foto 5)

 Abbiamo proceduto ad un analisi più approfondita, con diversi filtri per enfatizzare alcuni colori piuttosto che altri più sofisticati (foto 6).

figura 6

figura 7

figura 8

figura 9

 

Le foto che vedete, si riferiscono nell'ordine, ai risultati ottenuti. La nostra conclusione è che l'oggetto ripreso nella foto, è reale e fa parte integrante del contesto nel quale l'immagine è stata ripresa. Come vedete, non c'è bisogno di cercare in altri Paesi ciò che si verifica anche qui da noi. Basta essere un po’ osservatori.

Alla prossima!

Antonello LUPINO - C.U.I.