Sezione di Venezia
Ufo o pallone sonda?
Un resoconto degli avvenimenti del mese di
novembre
Di Roberto TIOZZO
Durante
tutto il mese di novembre dello scorso anno, su tutto il litorale veneto, nei
comuni di Chioggia,
Sottomarina
e della Frazione Isola Verde, accaddero strani fatti che qui mi accingo a presentarVi:
Iniziò con l'interruzione dell'energia elettrica in più paesi
contemporaneamente, gli animali domestici erano irrequieti e spaventati. Durante la
notte, in alcuni comuni si notarono dei bagliori che illuminavano a giorno
interi centri abitati. Oggetti luminosi che a prima vista
appaiono come stelle, ma che poi si avvicinano ed aumentano di luminosità fina
al punto che, qualcuno, nell'osservare il fenomeno, si deve coprire gli occhi
per non essere accecato. Queste fonti luminose appaiono compiere
evoluzioni impossibili per qualsiasi velivolo conosciuto. Inoltre, anche gli
apparecchi radiotelevisivi appaiono soffrire strani "disturbi", del
tipo: accensioni e spegnimenti improvvisi, cambi di canale non voluti ecc..
Ma questo non è un ennesimo episodio
della serie Xfiles od un racconto di fantascienza, ma
è l'insieme reale degli eventi accaduti e che tuttora accadono in un gruppo di
frazioni e zone limitrofe al comune di CHIOGGIA, in Veneto. (foto
1) Oltre agli eventi citati, che già da soli sono un'insieme di fatti, i
quali rispecchiano alla perfezione gli effetti su cose, persone ed animali
domestici che avvengono in concomitanza con avvistamenti UFO. Bisogna
aggiungere che non poteva mancare neppure il tentativo di cover-up da parte
delle Autorità locali, civili e militari. Per comprendere bene la gravità del
caso, dobbiamo ritornare indietro di qualche anno, precisamente all'inverno del
1989.
In quell'anno, a Sottomarina (VE), una ragazzina che oggi
vuole mantenere l'anonimato, dichiara ai nostri inquirenti, che una sera, verso
le ore 19.00, mentre rincasava in bicicletta dal lavoro, dovette
passare lungo una strada non illuminata, che si snodava attraverso i campi
incolti.
Ad
un certo punto, vide davanti a sé , in lontananza,
all'incirca sopra Isola Verde, una frazione di Sottomarina (Ve), da cui dista
in linea d'aria circa
La
ragazzina si fermò prima di rincasare e rimase ad osservare le acrobazie della
"strana luce" per circa cinque minuti. Anche
se sono passati ormai circa 9 anni dal fatto, alla testimone, il fatto è
rimasto impresso nella memoria in maniera indelebile. Tra l'altro, ho avuto
personalmente la possibilità di ascoltare la sua storia più volte, e posso
affermare con sicurezza la buona fede della testimone, contando
il fatto che, tutte le volte che è stata ascoltata in merito, non ha mai
cambiato neanche una virgola dalle precedenti versioni dell'accaduto.
Ma
arriviamo ora al 1994 e cambiano per un attimo scenario, passando dalla
terraferma al mare. Al largo della spiaggia dell'Isola Verde, furono avvistati
da molti testimoni, alcuni oggetti che si tuffavano in mare o che emergevano da
esso, i quali avevano diverse forme. C'era chi parlava
di "sfere di luce" bianca o blu, chi invece aveva visto oggetti a
forma di disco all'apparenza solidi o metallici. Nello
stesso anno il comune balneare di CHIOGGIA (VE), fu
protagonista di un altro fatto alquanto insolito e che fece eco sulle pagine di
diversi quotidiani regionali. Diversi pescatori locali, raccontarono che in più
occasioni, mentre recuperavano dal mare le reti a strascico, queste ultime, a
contatto con l'aria, si incendiavano misteriosamente.
Vennero
interpellati vari esperti, tra cui alcuni biologi marini, i quali fornirono
delle teorie sulla causa delle misteriose combustioni; una di queste fu che l'effetto
poteva attribuirsi a qualche sostanza chimica, scaricata in mare dalla vicina
raffineria di PORTO MARGHERA o da qualche nave di passaggio, ma tutti gli esami
furono negativi. Successivamente si ipotizzò la
presenza di un tipo di alga anomala non meglio identificata.
In
ogni caso, con la stessa stranezza con cui si manifestarono, questi fenomeni
ebbero fine.
Poi,
nella notte tra l'8 ed il 9 novembre 1996 si verificò
quello che nella casistica ufologica è chiamato
"incontro ravvicinato di III tipo" od IR3. Quella notte, Alessandro
BOSCOLO, un ragazzo di SOTTOMARINA, e due suoi amici, Valerio ed Alessandro,
anche loro residenti nello stesso comune, stavano percorrendo in automobile una
stradina sterrata nella vicina frazione di Isola
Verde. La notte era caratterizzata da una fitta nebbia che riduceva
notevolmente la visibilità.
Verso
le 23.30, il BOSCOLO ferma l'auto per un'impellente bisogno
fisiologico, quando, sceso dall'auto notò che tutta la zona era
illuminata come se vi fosse una bassa luna piena, la quale permetteva di
intravedere, a poca distanza la sagoma scura di una casa. Da notare che quella
notte, la luna era solamente al primo quarto. Nel frattempo,
scesero dall'auto anche i suoi due amici, i quali notarono che la luce
proveniva da dietro alcuni cumuli di letame. Mentre guardavano intorno,
notarono dei movimenti in direzione di una catasta di sostegni per le serre ed
all'improvviso sbucarono da dietro ad essa tre o
quattro esseri alti circa un metro, magri e con la testa grande, di forma ovale,
i quali correvano ad una velocità incredibile verso la luce.
I
tre ragazzi, spaventati dal fatto che quegli esseri non potevano essere animali
a causa del fatto che avevano un portamento eretto e
che non potevano essere umani data la loro incredibile velocità nel percorrere
lo spazio che li separava dalla luce, risalirono in auto e fecero ritorno a
casa.
Ed eccoci finalmente, ai fatti accennati all'inizio di questo articolo.
Il
pomeriggio di martedì 28 ottobre 1997, il sig. Giorgio CALLEGARI e sua moglie
Cristina COLOMBO, stavano percorrendo in automobile, l'autostrada Milano-Venezia al ritorno da Milano. Giunti in prossimità
di Vicenza, videro, in direzione di CHIOGGIA, un oggetto volante con un nucleo
bianco-giallo, circondato da un alone azzurro, che velocemente scendeva verso
il basso, in modo quasi orizzontale, come se fosse in fase di
atterraggio. L'oggetto lasciava dietro di sé una scia luminosa di colore
azzurro. Ad un certo punto, si è come "disintegrato", lasciando al
suo posto una nuvola di piccole "stelline" bianche.
Mercoledì
29 ottobre 1997 alle ore 18.40 circa, il sig. Roberto ANATRA e sua moglie,
erano in auto sulla statale
Un
altro avvistamento ha interessato i coniugi CALLEGARI. Questa volta, il
fenomeno è accaduto vicino alla loro casa. E' la sera di sabato 1 novembre,
verso le ore 22.15. Sullo stesso tratto di strada che collega
SANT'ANNA a CHIOGGIA. Essi notano, sempre
all'altezza di 45°, in direzione nord - ovest, un oggetto luminoso sferico,
anch'esso delle dimensioni apparentemente tre volte superiori a quelle del
pianeta Venere, però questa volta presentava un altro tipo di colorazione
rispetto al precedente evento; essa infatti variava
tra l'arancio ed il rosso. Durante la serata, i coniugi si spostarono diverse
volte a bordo della loro auto, e notarono che l'oggetto rimase sempre immobile
nel medesimo punto anche quando rientrarono a casa oltre un'ora e mezza dopo
l'inizio dell'avvistamento. Questo fa escludere la possibilità di confondere
l'oggetto con qualche aeroplano o qualche stella o
pianeta. Inoltre, già da martedì 28, giorno del primo avvistamento, i due
coniugi notarono che i loro animali domestici, davano segni di nervosismo ed
irrequietezza, tanto che, uno dei gatti all'interno dell'abitazione, distrusse
alcune bambole di porcellana che la madre della sig. Cristina possedeva.
Invece, i due cani di guardai alla villa, abbaiavano
in continuazione e correvano ovunque, facendo scattare i sensori per
l'illuminazione del giardino.
Il
giorno successivo, domenica 2 novembre, si manifestarono due anomalie piuttosto
rilevanti. La prima "stranezza" fu quella che l'autoclave che pompava
acqua in casa, dava notevoli sbalzi di pressione, tanto che lo scaldabagno in
casa, si spegneva e si riaccendeva in continuazione. Il secondo fatto interessò
anche il televisore, il quale rappresento lo stesso
"malfunzionamento" che lo aveva caratterizzato nella serata del 30
ottobre precedente, e cioè, si accendeva e si spegneva da solo, cambiava canle in continuazione. Il tutto nel lasso
di tempo di due o tre minuti. Da far notare che tali
"anomalie", compreso lo strano comportamento degli animali, non era
mai accaduto in precedenza.
L'evento
più strano deve ancora arrivare: "la serata del
luna park", così è stato battezzato quel giovedì 30 ottobre 1997. Tutto
ebbe inizio verso le 18.30 con una serie di micro
interruzioni di energia elettrica che interessarono
marginalmente il comune di Sottomarina in zona viale Mediterraneo, colpendo
maggiormente ben cinque frazioni limitrofe: Isola Verde; Cà
Lino; Brondolo; Sant'Anna e
Cavanella d'Adige. Da alcuni giorni imperversava un
forte vento di bora, la cui velocità era dai 90 ai
Il
responsabile ENEL del comune di CHIOGGIA Giovanni ROMA, commenta così
l'accaduto: "ci sono state numerose segnalazioni
da parte degli utenti, e sono stati fatti dei sopraluoghi in quelle zone, al
fine di verificare se magari ci fossero alberi a contatto con i fili dell'alta
tensione, ma non è risultato nulla di anomalo. L'unica spiegazione è che la
salsedine, di cui era carica la bora, si sia depositata
sugli isolatori dei fili. Ma da qui a dire che questa
sia stata la causa degli strani fenomeni, siamo molto lontani.". Il
Professor Alberto NACCARI, insegnante di geografia alle scuole medie
"Nicolò de' CONTI", ha raccolto le
testimonianze di parecchi alunni e dei rispettivi genitori abitanti nelle zone
in questione, ai quali ha cercato di dare loro una spiegazione adducendo delle
ipotesi secondo le quali, in certe condizioni atmosferiche, si possono creare
dei campi elettromagnetici anomali, ma non è neanche da scartare l'ipotesi di
interferenze UFO. Questo anche perché parecchi testimoni hanno dichiarato di
aver visto verso le 19, tra i campi di Isola Verde, un
oggetto che emanava una forte luce bianca abbagliante, la quale illuminò a
giorno tutta la zona.
A questo punto, come di consuetudine,
entra in gioco il tentativo di depistaggio, o
perlomeno di disinformazione, perpetrato ai danni di chi comincia a porsi
qualche domanda sull'accaduto. Ed ecco sbucare il classico e
ben poco originale "pallone sonda", caduto, o per meglio dire, fatto
cadere su di un campo di carote a Cà Lino, a pochi
metri dall'abitazione del signor Guerino SEGATO il mattino del 2 novembre, poi
fotografato e sbattuto in un articolo a cinque colonne su un quotidiano locale
e con il quale si tentò di spiegare i fatti di sabato (foto 3).
Per
fare comprendere alla gente l'assurdità di individuare in un pallone
meteorologico, il responsabile degli eventi sopra descritti, è bene spiegare come è fatto. Nello specifico caso, questa radiosonda ha un
nome: "VAISALA RS80". E' stata costruita in Svezia, e VAISALA è il
nome della ditta costruttrice, ma viene usata dal
servizio meteorologico italiano. Questo modello è formato da un pallone in
lattice di circa un metro di diametro, attaccato ad esso,
tramite dei fili, vi è una scatola di cartone avente la grandezza di una
confezione di latte da un litro, con una lunga antenna ed una croce greca in
alluminio, per essere identificata dai radar. Inoltre
è dotata di un piccolo paracadute rosso, che si apre ad un'altezza di
La
sonda recuperata, era un po’ annerita in alcuni punti, ma non bruciata. Inoltre
non possiede alcun dispositivo di illuminazione; di
conseguenza , non può essere neanche in minima parte, la causa di quell'enorme illuminazione avvistata a diversi chilometri
di distanza, né tantomeno la causa degli altri
effetti anzidetti. Inoltre, quasi a dare una lezione a chi ha tentato di far
tacere le cose così in fretta, si è verificato un incremento di
avvistamenti e di altri fatti inspiegabili. La radiosonda è stata
rinvenuta dal signor Guerrino SEGATO il mattino di domenica 3 novembre, ma alle
18.00 circa di quello stesso giorno, un globo luminoso, immobile sulla
verticale di ISOLA VERDE (VE), attirò l'attenzione di
numerosi automobilisti che stavano transitando sul ponte translagunare
che collega PIOVE DI SACCO (PD) a CHIOGGIA (VE), i quali formarono una lunga
coda di veicoli fermi ai lati della statale, i cui occupanti erano intenti ad
osservare lo strano oggetto sospeso in aria e che emanava una luce bianco -
gialla e che sembrava pulsare.
Esso
presentava le dimensioni apparenti di circa il triplo del pianeta VENERE ed era
nettamente al di sotto delle nuvole, ma
incredibilmente, restava immobile nonostante nella zona continuasse a soffiare
un vento di bora a circa 100 km/ora, il quale non permette di certo ad alcun
elicottero di volare, né tantomeno ad un pallone
sonda di stazionare a quell'altezza. Ma il fatto ancora più incredibile, è che l'evento si è
ripetuto nel medesimo luogo, interessando ancora altri automobilisti, il giorno
4 novembre, alle 22.30.
Una
testimonianza più dettagliata dell'oggetto avvistato domenica, ci viene data da cinque ragazzine e da altre persone che,
all'uscita da un locale di SOTTOMARINA (VE), verso le 18.00 notano un oggetto a
forma di disco, con un fascio centrale di luce bianca, circondato da luci
rosse, azzurre e verdi. Da quando ebbero inizio i fenomeni, fino ad un paio di
settimane dopo, tutti gli animali della zona sembravano impazziti.
Un
ex sottufficiale dell'esercito, che per ovvi motivi vuole mantenere
l'anonimato, racconta che la notte tra l'8 ed il 9
novembre, stava rincasando insieme alla moglie ed alla figlia, a bordo della
propria automobile. "Percorrevamo la stradina che collega CA' LINO
con la statale 309. Arrivati sul ponticello in prossimità dell'idrovora (zona
che nei giorni precedenti fu teatro di numerosi avvistamenti), vidi in lontananza
su un campo incolto alla destra della strada alcune auto ferme e delle persone
con torce in mano. Pensai ad un incidente, oppure a qualche guasto meccanico,
ma mentre mi avvicinavo, notai dei particolari strani. I mezzi erano tre, si
trattava di due furgoni e di un fuoristrada di colore scuro, forse nero opaco,
difatti notai che non riflettevano le luci della mia auto. Il furgone
parcheggiato davanti , aveva sul tetto diverse
antenne, tra cui spiccava una parabola satellitare. Sul campo adiacente c'era un
gran movimento di gente tutta vestita in abiti
militari o paramilitari, anch'essi neri, ebbi modo di osservare che si trattava
di persone bianche e di colore. Vidi che quattro di loro stavano scaricando dal
furgone centrale un grosso cilindro di circa un metro e mezzo di lunghezza per
Un'indagine
fatta sul posto qualche giorno dopo il fatto, evidenziò sul terreno indicato
dal testimone, cinque depressioni della lunghezza di un metro e mezzo circa,
forse lasciate da quei cilindri visti scaricare.
Quello
stesso giorno, nello stesso posto, verso le 17.30, tre ragazzini di tredici
anni che abitavano nelle vicinanze, dissero di aver visto un globo luminoso di
colore bianco - verde, che effettuava manovre
zigzagando velocemente e che improvvisamente si diresse verso di loro
aumentando notevolmente la propria luminosità a tal punto che i ragazzini si
dovettero coprire i volti con le mani. Si spaventarono talmente tanto, che
corsero a casa terrorizzati. Un fattore molto
importante è che in tutta la zona, da circa un paio di mesi, si è intensificata
la presenza militare, sia in terra che in mare o
cielo. Bisogna notare che ogni volta che si verifica
un evento ufologico degno di interesse, entra in
campo l'apparato militare, spesso occulto e che effettuano i più svariati esami
del luogo non trascurando di intimorire eventuali testimoni o persone che si
interessano all'accaduto. Ma la cosa che più rattrista ed offende i ricercatori
seri come noi, è il fatto che questi organi militari
tentano di coprire l'accaduto, e dulcis in fundo, anche questa volta si rifà vivo il pallone sonda
(forse siamo a ROSWELL?). Da ROSWELL nel luglio del 1947
all'ISOLA VERDE(VE) nel novembre 1997, 50 anni di vergognose bugie ed assurde
banalità.
Una
precisazione della Sezione Analisi fotografiche computerizzate:
Ho
analizzato la foto scattata ai signori ANATRA, che indicano il luogo e la
direzione approssimata dell'oggetto causa del loro avvistamento e di cui il
nostro coordinatore ha precedentemente parlato. Nell'esaminarla,
ho notato che in alto a destra della foto,(foto 4)
si
nota un oggetto che, dopo le analisi al computer, (foto 5)
Abbiamo
proceduto ad un analisi più approfondita, con diversi
filtri per enfatizzare alcuni colori piuttosto che altri più sofisticati (foto
6).
figura 6 |
figura 7 |
figura 8 |
figura 9 |
Le
foto che vedete, si riferiscono nell'ordine, ai risultati ottenuti. La nostra
conclusione è che l'oggetto ripreso nella foto, è reale e fa parte integrante
del contesto nel quale l'immagine è stata ripresa.
Come vedete, non c'è bisogno di cercare in altri Paesi ciò che si verifica anche qui da noi. Basta essere un po’
osservatori.
Alla
prossima!
Antonello
LUPINO - C.U.I.