Unità Investigativa – Sezione Emilia Romagna

 

Data 21/03/2001

OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI:

UFO TRIANGOLARI E AEREI SEGRETI

Questa mia relazione, non è assolutamente volta a spezzare una lancia in favore di chi, rispetto parlando, è scettico o incredulo al fenomeno UFO, tuttavia, bisogna riconoscere apertamente e democraticamente che nella maggior parte dei casi, si prendono lucciole per lanterne.

I CASI:

Tempo addietro, avvennero i primi casi d’avvistamento di UFO dalle forme chiaramente differenti dai classici schemi, ovvero con forme discoidali o sigariformi delle più svariate dimensioni, e più precisamente, i testimoni s’imbatterono in velivoli triangolari con più luci nella parte inferiore.

I casi accaddero in Belgio e successivamente in altre parti del mondo e così, diverse persone poterono assistere a questo tipo di fenomeni. Uno di questi oggetti fu fotografato e diffuso al pubblico.

Fino a qui, non ci sarebbe niente di strano, se non fosse per il fatto che, questi oggetti triangolari, altro non sono (con buona probabilità!), che aerei sperimentali di cui pochi al mondo conoscono l’esistenza! Voi direte: "Ma come lo sapete esattamente?". A domanda segue risposta ed io vi accontento.

Da diversi anni ormai, si parla sempre più insistentemente di un aereo militare supersegreto denominato Aurora, che, a detta di chi lo ha casualmente visto, presenta una forma triangolare (manco a dirlo!) ed ha dei propulsori non meglio conosciuti. All’inizio si vociferava che questi propulsori fossero ad energia elettromagnetica, e cioè, in grado di produrre un campo magnetico contrario a quello della terra che a sua volta e di conseguenza, genera un campo antigravitazionale capace di far librare il velivolo anche se fosse fermo. Su quest’argomento si sono versati fiumi di inchiostro, soprattutto sulle riviste del settore ufologico, ma l’argomento principale non è il sistema propulsivo, anche se vi sono delle similitudini che fanno pensare immediatamente a progetti derivati da retroingegneria ricavata dopo il crash di Roswell (Nuovo Messico, 1947).

Il fatto in analisi, è che ormai da diversi anni, l’aeronautica militare statunitense (e forse anche quelle di altri paesi!), conduce degli esperimenti con velivoli "Stealth"che hanno delle forme insolite, come ad esempio il famoso F-117 Night Hawk oppure l’ancora per certi versi misterioso bombardiere B-2 Spirit, il quale dovrebbe supportare secondo alcune insistenti voci, il sopraccitato sistema propulsivo elettromagnetico.

La cosa strana (ma non molto) è che solitamente, i "triangoli volanti" vengono avvistati su delle rotte che corrispondono per lo più a delle aerovie militari, e, ancor più strano, i paesi interessati dal fenomeno sono Nazioni che ospitano basi NATO! Ciò porta inevitabilmente a pensare che i vari governi siano al corrente di questi voli sperimentali, anche per il fatto che questi aerei "svolazzano indisturbati" senza che alcun aereo intercettore si getti all’inseguimento dell’intruso. Naturalmente, come si può dedurre, nessuno di questi oggetti, ha mai sorvolato Paesi come la Cina o L’Ex unione Sovietica. Diversa è invece la questione in caso di operazioni interforze dei paesi alleati; difatti, come ben sappiamo, sia il conflitto in Ex Jugoslavia, che le più recenti incursioni sui cieli della Bosnia e del Kosovo, hanno visto la partecipazione di questi misteriosi velivoli (purtroppo con intenzioni non del tutto pacifiche!).

TALVOLTA CADONO!

Anche se non vi sono voci che confermino (e neppure smentiscono), sembra che i voli di prova di taluni prototipi, non abbiano sempre il successo che ci si aspetta. Non tutte le ciambelle riescono col buco e, infatti, pare che diversi siano stati i fiaschi fatti in giro per gli States, nelle diverse basi militari segrete: ad esempio, nella ormai leggendaria base aerea di Groom Lake (meglio nota col nome di S-4 o Area 51), che si pensa nasconda alieni vivi e dischi volanti "made in Zeta Reticuli", si testano da sempre gli aerei sperimentali cui mi riferisco, e sempre qui casca l’asino, o meglio, il prototipo! Basti pensare che sono diverse le testimonianze di civili che asseriscono di veder volare vicino a Las Vegas (l’area 51 si trova in Nevada, ndr) degli strani oggetti di svariate forme e dimensioni e talvolta sentire delle esplosioni subito dopo, con conseguenti incendi e relative fumate nere! Ciò porta a pensare che questi incidenti, certamente non voluti, siano tutt’altro che rari (a proposito, osserviamo qualche attimo di raccoglimento per i piloti morti in concomitanza con questi incidenti, di cui non si sapranno mai i nomi e nemmeno le cause del decesso, quelle ufficiali, s’intende!), a dispetto di quello che ci si potrebbe aspettare da cotanta tecnologia, ricercata ed affinata a suon di dollaroni. Se pensiamo solamente un attimo al costo notevolmente sproporzionato di questi velivoli sperimentali, e facciamo un bel rapporto fra quest’ultimo e il numero di voli di prova terminati in malo modo, salteranno fuori delle cifre con una moltitudine di zeri!

Per ora, sembra che solamente i veri UFO non cadano così di frequente (sempre che non vengano abbattuti apposta) come i velivoli sperimentali a loro ispirati. Un caso di incidente aereo certo, avvenne nel settembre del 1994 a Boscombe Down (Regno Unito) e si può riassumere il discorso in questo modo: nella data e nel luogo summenzionati, si è verificato un crash, subito coperto da segreto militare e diversi giornalisti elaborarono l’ipotesi che, nell’aeroporto in oggetto, furono basati alcuni ricognitori strategici che poi vedremo in seguito, aventi il compito di sorvolare la Bosnia per missioni segrete. Uno di questi, avendo subito un’avaria, compì un rovinoso atterraggio sulla pista, causando tra l’altro la morte di entrambi i piloti. I testimoni, asserirono che il relitto dell’aereo fu subito nascosto ad occhi indiscreti, mediante l’utilizzo di paratie mobili, fino a quando non fu possibile trascinarlo all’interno di un hangar strettamente sorvegliato. Le stesse fonti, hanno poi riferito che diversi aerei militari e civili statunitensi, tra cui un C-5 Galaxy (uno degli aerei da trasporto più grandi del mondo) che caricò il relitto con destinazione Palmdale, in California, sede degli aerei Stealth. Ci fu poi un tripudio di smentite che sostenevano che l’aereo che cadette in quella strana notte fu "solamente" un Tornado inglese il quale non riuscì a far rientrare un’apparecchiatura di disturbo radar, e la cosa potrebbe anche essere credibile, ma come si spiega il motivo di tanta segretezza? Potere del cover-up!

In quest’ultima parte, abbiamo citato una forma ridotta di un articolo di A. Lupino nel quale si narrava questa strana storia.

 

BLACK PROJECT

(progetti sporchi)

Vengono chiamati tali, tutti i progetti segreti finanziati dai vari governi ad insaputa dei contribuenti (che altrimenti avrebbero molto da ridire sulla fine dei soldi pagati con le tasse!), e cioè: le armi tattiche di nuova concezione, compresi gli aerei e qualunque altro mezzo, le armi non convenzionali (testate nucleari, munizioni all’uranio, armi chimiche e batteriologice, satelliti armati tattici ecc.) e molti altri affari sporchi che non sto ad elencarvi.

Gli aerei che vedremo in seguito, sono progettati e costruiti con i nostri soldini (che sono tanti!) e fin qui niente di strano, è giusto e doveroso avere i mezzi per difendere la nostra Patria, ma la cosa che mi fa imbestialire di più, è che queste spese non sono documentate e quindi non riusciremo mai a far luce su quanto si spende per questo tipo di ricerche "militarizzate".

Bando alla politica e cominciamo a addentrarci nei meandri delle basi militari supersegrete (virtualmente parlando!).

Il più discusso e ricercato aereo segreto del momento è appunto l’Aurora, con la sua forma triangolare ed una linea avveniristica ed affascinante, (personalmente, sogno tutte le notti di poterne pilotare uno!) dotato di sistema Stealth e capace di portare chissà quali micidiali armamenti, dal momento che non è proprio un aeroplanino da turismo. Infatti, ha delle dimensioni ragguardevoli. Ma questo misterioso aereo, di cui s’intravede la sagoma, come è fatto realmente?

Beh, non è poi così facile da dirsi, perché tutti coloro che l’hanno visto casualmente, l’hanno descritto in maniera non sempre uguale e in ogni caso non rimane di certo lì a farsi immortalare!

Si sono create perlopiù delle ricostruzioni grafiche computerizzate, che in ogni modo rendono bene l’idea di come si presenti a terra e a distanza ravvicinata per i pochi eletti che lo vedono tutti i santi giorni.

In ogni caso, l’Aurora, non è l’unico "ricercato speciale" nel campo degli avvistamenti di oggetti triangolari: esiste anche una variante più piccola di questo velivolo, strutturalmente più corta ma con un’apertura alare di proporzione più larga. Quest’aereo, denominato TR 3-A Black Manta (quello dell’incidente a Boscombe Down) a causa della sua forma che ricorda il bellissimo pesce da cui prende il nome, viene costruito dalla Northrop, azienda statunitense leader nella costruzione di velivoli militari assieme al colosso Boeing.

Tutti questi aerei, fanno parte di una schiera numerosa di Black Project, e sono stati brevettati negli Stati Uniti assieme ad altri velivoli che fino ad ora non si sono ancora visti scorrazzare sui nostri cieli. Ciò significa che non tutto quello che è stato progettato, viene poi realizzato materialmente, anche a causa dei costi che ne potrebbero derivare, che non sono poi del tutto contenuti!

Da un’accurata indagine, è poi saltato fuori che addirittura la NASA, ha i suoi scheletri nell’armadio; mi riferisco cioè agli ultimi progetti che sta sviluppando e realizzando per le future missioni nello spazio profondo. Non stiamo parlando di sonde o satelliti, bensì di modelli di veri e propri cargo atti al trasporto ed al compimento di missioni parecchio al di fuori dell’atmosfera terrestre e destinati a soppiantare definitivamente il modulo Space Shuttle, presentato nei primi degli anni ’80 e giudicato ormai troppo vecchio ed obsoleto nonché pericoloso (ricorderete tutti lo spettacolo pirotecnico offertoci dalla NASA dopo pochi secondi dal lancio del "Challenger", dove tutto l’equipaggio pagò con la vita il progresso dell’aeronautica spaziale, vero?). In pratica un velivolo da rottamazione, che avverrà non appena saranno presentati ufficialmente Gli X-33 e X-34, navette spaziali dell’ultima generazione, dotate di ogni optional (che ci sia anche la macchinetta per il caffè?) e capaci di restare in orbita assai di più del loro predecessore.

Naturalmente, finora, vi ho citato solo i progetti più rinomati e discussi, ma veniamo ora al sodo.

Esistono documenti nei quali si può evincere che alcuni progetti di velivoli non convenzionali, videro la luce addirittura prima del secondo conflitto mondiale, e ciò è terrificante. E lo è ancor di più il fatto che, a guerra terminata, alcuni giganti dell’aeronautica industriale americana e russa, ebbero tra i loro dipendenti degli ingegneri di origine tedesca. A cosa mi riferisco? Leggete il prossimo paragrafo e capirete molto!

 

UFO E NAZISMO

Si narra che nel corso della 2° guerra mondiale, e più precisamente il 12 agosto 1943, a Londra, il direttore dei Servizi Segreti Britannici, ricevette un rapporto classificato TOP SECRET nel quale una fonte di stanza a Berlino, affidabile e ben introdotta (sinonimo di spia), riferisce che i Nazisti stavano mettendo a punto un’arma segreta, meglio nota come V-7, costruita dalla Siemens di Berlino e testata a Peenemunde. Secondo il referente, sarebbe stato meglio agire in fretta, in quanto un simile ordigno avrebbe potuto rovesciare le sorti della guerra………

Queste V-7, meglio conosciute come Fliegender Scheiben (dischi volanti!), erano dei sofisticati quanto innovativi aerei discoidali, molto simili agli UFO, con i quali Adolf Hitler (nientepopodimeno!) desiderava conquistare il mondo. Corrono voci che il Fuhrer, ebbe l’idea di costruire tali velivoli dopo un’incontro segreto con alcuni extraterrestri provenienti dal sistema di Aldebaran!

Da quell’incontro, rimase talmente affascinato dai quegli strani "aerei" da decidere che ne venissero realizzate delle copie in uno speciale stabilimento (fortunatamente con risultati disastrosi!).

Il primo ingegnere tedesco deputato alla progettazione e costruzione di una V-7 fu Andreas Epp, il quale dichiarò poi nel’69 alla stampa che il primo prototipo costruito, denominato "modello Omega", fu testato nel 1943 a Bremerhaven e raggiunse una velocità di 480 Km/h, mosso da 8 eliche e due motori a reazione.

Al progetto, parteciparono anche altri 4 ingegneri: Habermohl, Miete, Schriever (che tra l’altro era anche un pilota) e Giuseppe Belluzzo, milanese insegnante al Politecnico e grande esperto in motori a turbina.

Quest’ultimo mise a punto assieme a Miete un enorme disco di titanio, del diametro di oltre 40 metri (assemblato in una base segreta di Bratislava) che esplose in volo con tutto l’equipaggio durante il test di volo.

Nel complesso, i cinque ingegneri ottennero risultati disastrosi poiché morirono ben 18 persone durante gli esperimenti!

Fortunatamente, quando riuscirono a mettere a punto un prototipo funzionante, la guerra era ormai al tramonto e l’arrivo dei russi costrinse i tedeschi a distruggere tutto, così da non fare cadere i segreti in mano ad americani e russi che, nonostante ciò, scoperto cosa stessero architettando quelli del Terzo Reich, fecero di tutto per impadronirsi (ognuno a danni dell’altro) dei progetti in questione.

Infatti, questi progetti, sarebbero stati più che utili alle due superpotenze, che in piena guerra fredda si davano battaglia l’un l’altra. Così i russi riuscirono a recuperare in quel di Bratislava alcuni carteggi sulle V-7 e catturare i collaboratori di Miethe. Ovviamente, (anche se dopo 50 lunghi anni!) i russi riuscirono ad architettare e costruire qualcosa: con la collaborazione di Lev Shukin e Serghiej Koroliov (quest’ultimo noto come padre della missilistica russa) si mise a punto l’ALA-600, un Ufo di 9 tonnellate interamente costruito nella città di Ulianovsk.

Ma gli americani non sono da meno: difatti, la CIA (Central Intelligence Agency) riuscì a scovare l’ing. Miethe, che nel frattempo era fuggito a Tel Aviv (che cosa strana, proprio in mezzo agli Ebrei!) ed assumerlo con gli stessi scopi della controparte. Quello che Miethe riuscì a mettere a punto per gli Stati Uniti fu un’altra delusione della sua lunga serie, poiché l’Avro Car (questo il nome del "trabiccolo") possedeva delle prestazioni pressoché deludenti.

Anche qui, il cover-up fece il suo ingresso e l’intera vicenda sarebbe stata ricordata solo come una leggenda metropolitana, almeno in teoria, poiché nel 1952 fece una rivelazione scottante: affermò che non credeva che i dischi volanti fossero ordigni extraterrestri, in quanto sosteneva di averne pilotato uno! Sostenne che nell’agosto del ’43, a Praga, esisteva un aeroporto nel quale la BMW sperimentava i suoi motori aeronautici e sempre lì vi era un hangar sorvegliato da guardie armate dove era custodito il Flug Kreisel, un altro prototipo di V-7 a forma di trottola che sarebbe stato in grado di raggiungere una velocità di almeno 3000 Km/h, non incontrando alcuna resistenza all’aria!

Nel ’44 terminarono il progetto, ma mentre lo stavano testando, i russi invasero la Germania e, sia il velivolo sia l’hangar, furono immediatamente distrutti mediante l’utilizzo della dinamite.

Ora, sappiamo che gli ufo dell’epoca non erano macchine terrestri, in quanto le loro prestazioni non furono nemmeno raggiunte dai vari prototipi di costruzione nostrana, ma bisogna aggiungere che se ciò è vero, ci sono altre cronache a testimonianza di ciò. Mi riferisco cioè ai file fascisti in possesso di Roberto Pinotti, nei quali si racconta di un UFO CRASH avvenuto ai tempi di Mussolini nella zona di Milano ancor prima dell’eclatante e ormai noto caso di ROSWELL. Che possa esistere una correlazione fra ciò e i Fliegender Scheiben? Sappiamo tutti dei rapporti che intercorrevano fra Benito Mussolini e Adolf Hitler e ciò può portare a pensare al primo caso di ricostruzione di velivolo mediante l’utilizzo di retroingegneria aliena, cosa peraltro improponibile all’epoca, a causa della scarsa tecnologia (e i fallimenti delle V-7 ci danno ragione!).

Ma c’è di più. Corre voce, infatti, che il primo caso di UFO-CRASH documentato, avvenne nella cittadina di Aurora (sì, avete letto bene!), in Texas, il 17 aprile del 1897 dove un ufo andò a schiantarsi contro un mulino a vento che venne completamente raso al suolo dall’impatto. I testimoni accorsi, avrebbero estratto dalle lamiere un umanoide di bassa statura, che fu cristianamente seppellito nel cimitero locale.

Addirittura si parla di una spedizione capeggiata dal celebre Enzo Majorca, avvenuta negli anni ’70 e finalizzata al recupero di un ufo inabissatosi nei nostri mari!

 

Al giorno d’oggi, l’ufologia è diventata più che altro un business, e poche persone illustri del campo partecipano a convegni e conferenze senza chiedere un cospicuo "gettone di presenza" (sono d’accordo sui rimborsi spese, ma a volte richiedono cifre esorbitanti!), dimenticandosi della causa per la quale combattono in favore della notorietà su riviste, giornali e televisioni. Confesso di essere profondamente amareggiato da questi comportamenti che oserei definire idioti sotto tutti i punti di vista. Tali individui agiscono solo quando sentono tintinnare le monete e tutto ciò è deplorevole!

Di cose da dire ce ne sarebbero moltissime, ma ovviamente, ci vorrebbe un libro intero dedicato a questi scottanti ed impensabili argomenti per capire fino in fondo la realtà.

Concludo con la convinzione che questa mia relazione in merito ai Black Project, abbia incuriosito ancor di più i semplici appassionati di ufologia quanto i vecchi lupi (che sicuramente ne sapranno di più), ma soprattutto spero di aver inculcato agli scettici e agli increduli una cosa importante: non crediate solo a ciò che potete vedere e toccare con mano. Il mondo e l’universo sono pieni di segreti inimmaginabili che nemmeno gli illustri della scienza sono ancora riusciti a carpire e studiare. Se la scienza non riesce a dare spiegazioni plausibili su certi argomenti, almeno cercate Voi di essere umili!

 

Nicola Marchetti

Coordinatore Sezione Emilia Romagna


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