Relazione del 22/11/1998
Titolo: "Abductions:
nuove risposte"
Relatore Antonello LUPINO
Gentili Signore e Signori, Illustri ospiti, dal titolo
della mia relazione, scritto in cartellone, avrete di
certo capito che si parlerà dello scottante tema dei rapimenti e degli
impianti, alieni e non, operati a danno di alcuni esseri umani, e quindi ciò ci
riguarda molto da vicino.
L’anno scorso tenni un ciclo di conferenze che mi
portarono in diverse località della Nazione, nel corso di esse,
illustrai il risultato delle ricerche svolte negli ultimi anni, unitamente ad
altri esperti del nostro Centro. Se qualcuno di Voi si ricorda, nel corso del
mio intervento, in occasione della precedente edizione di "Ufo
incontri", partii nella mia analisi fenomenologica
dei rapimenti , dagli Stati Uniti d’America, in
quanto, fino a qualche anno fa, si credeva, sbagliando che questa Nazione fosse
l’unica interessata da questo fenomeno strettamente collegato agli
avvistamenti.
Per non dilungarmi oltre, e per dare un quadro della
situazione a chi non fosse allora presente, farò una breve disquisizione
riassuntiva , come direbbe qualcuno "delle
puntate precedenti". Lo farò quindi, aiutato dalle immagini, poiché come
ben saprà chi mi segue da diverso tempo, ho
l’abitudine di fare sovrapporre alle mie parole, anche le immagini.
Poc’anzi ho detto
che diverso tempo fa si credeva, sbagliando, che gli Stati Uniti d’America
fossero l’unico Paese al mondo ad essere interessati da fenomeni di rapimento
od "abduction", legati ad episodi di
avvistamento di ordigni volanti non identificati.
Vi debbo francamente dire che così non è, in quanto, dopo
accurate indagini su persone che si sono rivolte al nostro Centro dopo aver
vissuto determinate esperienze che hanno radicalmente cambiato la loro
esistenza e talvolta anche quella della loro famiglia, abbiamo appurato su un
campione di 50 casi in 4 anni, che nell’80% di essi, l’esperienza di per sé
sconvolgente che era stata vissuta, non era frutto di fantasia, ma vi erano
tutti i presupposti oggettivi e soggettivi per farne un caso reale di "Abduction". Questo risultato è stato da noi ottenuto sulla base di indagini con metodologie d’analisi nuovissime
ed all’avanguardia nel settore. Così, senza nulla
togliere a chi si presenta a noi, dopo queste esperienze, valutiamo il caso che
ci viene proposto scomponendolo fino a che non si ha
una chiara visone dell’insieme. Dopo aver proceduto per gradi, cerchiamo di
trovare tutte le spiegazioni logiche per il fenomeno, e quando queste non
bastano più, cerchiamo di trovare, attraverso queste
nuove metodologie più dati attendibili nella maggioranza dei casi. E’ questo il
motivo che fa del nostro Centro, l’unico al mondo in grado di eseguire questa
tecnica nei casi di cui prima accennavo.
La
tecnica in questione è l’ AUDITING, una metodologia
d’analisi, la cui procedura ricorda lontanamente l’ipnosi regressiva, ma che si
differenzia da essa per alcune diversità: la prima è che il soggetto
sottopostone non è ipnotizzato ma sveglio; la seconda e che esso ricorda, al
termine della seduta ogni cosa detta; infine egli nel ricordare l’episodio o
gli episodi traumatizzanti, scarica il dolore che questi episodi recano nella
loro "traccia". Questa tecnica si serve di termini che il suo
creatore ha assoggettato al Copyright.
Durante
i miei interventi nei vari simposi cerco sempre di
illustrarne le caratteristiche salienti, in modo che chiunque capisca di cosa
si tratta.
Quindi, siccome ritengo che anche l’occhio voglia la sua
parte, andiamo con le immagini che Vi avevo promesso, facendo finta per un
istante, che io sia la vostra guida attraverso un viaggio virtuale che parte
dagli States e raggiunge la nostra penisola.
Il
caso di riferimento per quanto riguarda gli States, è
quello di Katy WILSON, la quale sin da tenera età, ha
vissuto questi drammatici episodi, proseguendo per tutta la sua esistenza, fino
ad oggi.
Lei
racconta che alcune notti, dopo essersi addormentata, veniva
risvegliata da un ronzio, al che la sua stanza diventava luminosa e
d’improvviso si ritrovava di fronte uno di questi esseri, che a volte di peso,
altre per mano, la conducevano al cospetto di altre entità. Queste entità, a
volte parevano essere di sesso femminile, altre davano l’impressione di essere
i saggi della situazione. In ogni episodio (nella sua drammaticità), lei veniva condotta attraverso un corridoio lungo, con delle
luci rettangolari ai lati e con la volta arrotondata (come i sottomarini).
Percorrendo questo corridoio, ella si accorgeva di
un’intensa e frenetica attività alle sue spalle. Una volta
giunta in fondo al corridoio, si trovava in un ambiente molto grande, nel quale
si trovavano uno o più di questi "esseri" che le
"parlavano" nella testa. Questi episodi poi si concludevano con una serie di tests
e di visite specifiche al suo apparato riproduttivo. La drammaticità di tutto
questo, ed è poi il fattore che ha creato dei traumi psicologici abbastanza
ampi in lei, è che ad ogni periodica visita, lei scopriva di essere stata
fecondata, ma il feto non era sulla terra, ma le veniva
mostrato nelle varie fasi della crescita, ogni qualvolta veniva prelevata e
portata chissà dove. Praticamente, la nostra Katy si ritrovava con due famiglie, una sulla terra ed una
chissà in quale altro luogo.
Ma i
rapimenti non sono sempre così modestamente drammatici. A volte si possono
verificare altre cause che provocano nell’individuo che ne viene
interessato, profonda costrizione, perché anche se è vero che queste entità,
nel caso della nostra Katy, hanno usato parti di lei
per riprodurre altra vita, è anche vero che in alcuni casi, oltre al vero e
proprio rapimento, viene usata violenza sui soggetti interessati, ed in alcuni
casi vengono introdotte sonde all’interno dei loro corpi, per svariati scopi.
Ma,
prima ho detto che non accade solo negli States, ma qui in Italia abbiamo il nostro scenario dei
Rapimenti, ed in questo frangente che inizia la storia della sezione auditing
dell’Usac, con il primo caso, che è stato riportato
anche nelle pagine della Rivista Ufo Contact.
Brevemente vi
dirò che l’episodio narra di una ragazza di Ferrara
che si rivolse a noi in seguito ad un fatto accadutole all’età di 12 anni,
quando abitava in un paesino in provincia di Ferrara, mentre lei si trovava
sola a casa ed i suoi lavoravano nei campi. Era il suo compleanno e verso le 17
circa lei stava apparecchiando la tavola per il rientro dei suoi.
A
questo punto accadde qualcosa che attirò la sua attenzione: una luce intensa e
vivida si proiettava dall'interno della sua camera da letto verso la cucina in
cui lei si trovava. Naturalmente questo caso è stato da noi trattato con
l’Auditing, in quanto quando la ragazza, ormai
trentatreenne non riusciva a ricordare nient’altro che la luce bianca.
Riuscimmo
a farle ricordare tutto ciò che segue:
ella
vide uno di questi esseri che la invito, senza parola alcuna, ad entrare verso
la luce.
Accanto
alla parete da cui proveniva la luce, vi erano altri due, chiamiamoli
"omini" che armeggiavano con uno strano congegno su cui poi
torneremo. La ragazza entrò nella luce ed improvvisamente si ritrovò in un
ambiente enorme con tanti di quegli omini che gli giravano intorno. Alla nostra
domanda: vedi qualcun altro intorno a te, ella rispose
che notava da un lato della enorme stanza, tre figure umane, un signore alto circa
Dopo
questa fase, la nostra piccola che chiameremo "Ginevra",
venne portata in un altro ambiente nel quale si trovava un ordigno che ruotava
su di una piattaforma circolare ed intorno al quale armeggiavano altri d quegli
"omini" che sembravano diretti nei lavori dal personaggio con i capelli
rossi di cui abbiamo parlato precedentemente.
Gli
episodi di "rapimento" di questa giovane, sono continuati nel tempo,
fino a quando lei si è rivolta al nostro Centro.
Tuttavia presso la propria abitazione si sono verificati sporadicamente degli
episodi di interferenze "aliene" con
trasporto in ambienti a lei sconosciuti e problemi con elettrodomestici, con
presenza di strane luci all’interno dell’appartamento ed in ultima con segni di
bruciature sul corpo della ragazza, le quali sparivano circa un’ora dopo.
Il secondo
caso riguarda un professionista veneto, il quale dopo aver saputo da alcuni
colleghi di lavoro, che il nostro Centro si interessava
di questi fenomeni "strani", decise di contattare il Prof. Di Gennaro e l’Usac, affinchè potessimo dargli una spiegazione su un episodio
accadutogli nell’adolescenza, all’età di 12 anni circa.
Egli
ci raccontò che in quel periodo a cui si riferiva l’episodio, era molto ammalato ed aveva una brutta broncopolmonite. In
quegli anni (1965 circa), le broncopolmoniti erano molto pericolose e talvolta,
se curate male portavano al decesso. Mi disse che mentre i genitori discutevano nella sala da pranzo
se portarlo all’Ospedale od attendere la mattina seguente, egli si trovava
nella sua camera da letto con la febbre. Il padre entrò nella sua stanza per
controllarlo e spense la luce, era circa mezzanotte.
Dopo
un po’ di tempo (egli non dormiva), la stanza si illuminò
e si trovò davanti al suo letto due sagome con camici verdi e mascherine
asettiche.
Questi
dottori dissero al ragazzino :"Tu sei molto
ammalato, sicuramente non arriverai a domani. Tuttavia se tu
vuoi salvarti ci devi autorizzare a farlo. Dovrai essere disposto a
darci dieci anni della tua vita però. Cosa vuoi fare?
Voi
che cosa avreste fatto al posto di un ragazzino che sa che può morire e quello
è l’unico modo per essere salvato? Vi dico cosa fece lui: accettò.
L’indomani
si risveglia senza più la broncopolmonite e senza più
la febbre. Strano vero?
Dopo
diversi anni, il nostro ragazzino, che nel frattempo è diventato uomo e docente
alle scuole superiori, nota sulla sua schiena, all’altezza dei reni, una strana
cicatrice, da un rene all’altro. (foto)
Se fosse stato sottoposto ad un
intervento chirurgico, non ci sarebbe niente di anormale,
ma egli non è mai stato operato in quella zona del corpo e da indagini
effettuate presso i nosocomi locali non ci è risultato niente di simile. Perciò la domanda era: se non ci sono state operazioni
conosciute su quella zona corporea, che cosa è accaduto? Egli era talmente
curioso di sapere cosa gli era accaduto quella notte, che accettò volentieri di
sottoporsi ad una tecnica non ipnotica da noi praticata che agiva sui processi
del ricordo, chiamata Auditing.
Questa
tecnica, efficacissima e naturale al 100%, si dimostrò utile anche nel suo
caso. Dopo le domande preliminari alla tecnica, egli ritornò all’episodio in
cui si trovava a letto ammalato. Egli descrisse i "dottori" che lo
portarono in una sala come questa. Lo esaminarono con strane apparecchiature e
lo adagiarono su uno strano letto, freddo e somigliante al legno. (foto).
Questo
letto era formato da due parti sovrapposte, le quali scorrevano una sull’altra
in tutte le direzioni come potete vedere. Ad una certa altezza del tavolo vi
era una feritoia orizzontale dalla quale sembrava fuoriuscissero
sulla sua schiena, degli "arnesi" che lo pizzicavano. Sul soffitto
egli vedeva degli strani tubi un po’ dappertutto, come delle prese d’aria. La
stanza aveva altri quattro letti come quello ed ogni
letto sembrava collegato ad un monitor sulla parete. Dietro la sua testa vi era
una porta arcuata, con un finestrino rettangolare più un su della metà, una
ruota tipo un volante ed una leva (come le porte stag
ne
di un sommergibile!
Come
quelle illustrate nella ricostruzione a lato.
Vi chiederete come faccia a vedere
tutte queste cose, se lui si trova adagiato su di un lettino operatorio;
ebbene, egli durante questa fase, molto traumatica, ha avuto una
OBE, o meglio una esperienza Extra corporea, nella quale ha visto tutto
ciò che accadeva nel suo spazio.
Non
si è limitato solo a questo, egli ricorda che sotto questa forma, ha seguito i
"dottori" lungo un corridoio con la volta piegata e con delle
finestrelle rettangolari e luminose all’altezza degli occhi. Il corridoio ha
poi portato i dottori in una stanza dove si sono tolti le mascherine e
l’equipaggiamento precedente.
Ecco
una ricostruzione dei "dottori"
La stanza era molto grande ed al suo
centro vi era una specie di tavolo quadrato, senza gambe che partiva
dal pavimento, ai lati della stanza vi erano due sedili sui quali erano seduti
due di questi esseri, uno sembrava intento ad armeggiare su questo monitori con
alcune scritte in rilievo, una luce gialla lampeggiante ed altre scure che si
muovevano lungo alcune linee verticali blu. L’altro dei due
sembrava stesse pilotando qualcosa, visto che aveva una leva in una mano
e con l’altra spingeva degli strani pulsanti. Avevano quattro dita!
Questa
era la prima parte della storia di quest’altra
persona. Le sedute e le indagini continuano ancora, in quanto vi sono ulteriori elementi da aggiungere a quelli che già abbiamo
per formulare dei giudizi in merito.
Infine, per non annoiarvi ulteriormente, abbiamo il terzo caso,
quello di un giovane, abitante ai confini tra le province di Rovigo e di Ferrara,
il quale circa 5 o 6 anni fa, nelle vicinanze della propria abitazione,
unitamente ad alcuni familiari, ha vissuto l’esperienza che vi sto per narrare.
Il
giovane racconta di una giornata tra maggio e giugno, verso le 18/19, in cui
egli si trovava all’esterno della propria casa insieme ai suoi familiari. Ad un certo punto, nota
che nel cielo, proveniente da nord verso sud, in direzione Bologna, si avvicina
una luce molto intensa che diventa sempre più grande. Egli dice
che la osserva sparire sopra la sua casa, e tutto finisce lì, per il momento!
Diverso
tempo dopo, comincia ad avere incubi notturni, collegati a quell’avvistamento,
del tipo: vede un oggetto atterrare nel suo giardino, escono degli esseri che
vogliono portarlo via ecc.-
Considerando
che si potrebbe trattare di suggestione dovuta ad un evento catalogato dal
proprio subconscio, come traumatico, la domanda è: "come
mai dopo circa tre anni questa persona accusa dei disturbi dovuti a quell’evento?". La risposta in quel momento non c’era,
ma era nostra intenzione scavare nella vita del soggetto, quel tanto che ci
bastava per tracciare un profilo dell’interessato. Le nostre conclusioni furono
che, egli godeva di ottima salute(se si eccettua
quegli incubi), aveva una vita regolare(sposato con un figlio), godeva di una
ottima reputazione in paese, il suo racconto era quindi attendibile. Ma gli incubi?
Decidemmo
di proporgli una seduta di Auditing, che lui già
conosceva. Accettò e quindi iniziammo la seduta. Da un primo istante in cui
egli non ricordava niente dell’episodio, via via che
la seduta andava avanti, il mosaico del suo racconto assumeva una forma ben
definita.
Cominciò
a ricordare che l’oggetto in questione, stazionò sopra di lui e dei suoi
familiari ad un’altezza di circa
C’è una costante in tutte le persone
interessate da incontri ravvicinati del 3° e 4° Tipo: durante l’episodio,
tutti, nessuno escluso, ha delle esperienze extra corporee, è
infatti sulla base di queste esperienze che noi attingiamo ai nostri
dati, che fino a questo momento si sono rivelati esatti al 100%. Perciò il
nostro giovane viveva in quel momento una esperienza
extra corporea, che lo portava a scoprire cose per lui nuove, infatti, ad un
certo punto dice: "E’ strano, mi sto osservando di spalle" oppure:
"sembra che abbia uno zoom al posto degli occhi, basta che guardi in una
direzione e subito mi avvicino al punto che voglio osservare".
Usando
proprio questa sua curiosità, ci siamo fatti descrivere nei minimi particolari
l’oggetto, che lui descrive così: "E’ rotondo, schiacciato sopra e sotto,
al centro c’è un incavo che percorre tutta la sua circonferenza, dentro questo incavo vi sono delle luci di vari colori, ma non
sembrano delle comuni lampadine, piuttosto sembrano delle fiamme come la fiamma
ossidrica. Nella parte superiore vi è un simbolo triangolare con due punti ai
lati ed uno al centro sotto la base. Se uniamo questi
punti, avremmo un disegno che assomiglia vagamente alla "stella di
David". Coincidenze? Chissà.
Questo
veniva esposto nel nostro Simposio del 1997.
Ma
non finisce mica qui, come diceva un noto presentatore televisivo.
Abbiamo da porre alla Vostra attenzione alcune immagini, che
dato il loro impatto emotivo, potrebbero non piacere a tutti. Si tratta delle immagini che mi
hanno fatto avere, circa due anni fa, due accreditati
ricercatori ufologici americani: Il dottor Roger Leir ed il Dr. Derrel Sims, (foto),
che da alcuni anni si occupano di abductions e rapimenti. Nelle foto viene
ritratta una signora che per ovvi motivi di privacy mantiene l’anonimato, la
quale è stata rapita varie volte nella sua vita, ed alla quale è stato impiantato
un oggetto nel suo alluce. L’oggetto, è stato individuato dal Dr. Leir e dalla sua equipe della SABER Enterprises,
ed egli stesso, come si vede in queste sequenze, ha provveduto
a rimuoverlo chirurgicamente. Ecco le foto che mostrano questo intervento.
Cosa
è accaduto durante l’estrazione?
E’
accaduto che la signor, seppur in stato di ipnosi
profonda ed anestetizzata, quando è stato rimosso l’impianto, ha accusato delle
convulsioni che le hanno scosso tutto il corpo, come se nonostante tutto, sentisse
ugualmente la rimozione di quell’oggetto. Vi dirò che ciò non è clinicamente possibile.
Non mi dilungo oltre egregi ospiti, ma
vi posso assicurare che questi tre episodi, a prima vista diversi, vissuti da
persone che fra di loro non si conoscono, hanno molti
riferimenti in comune.
Ci
hanno permesso di stabilire la conformazione interna di questi oggetti, in
alcuni casi la locazione di presunte Basi di appoggio,
i sistemi usati per controllare i loro spostamenti, i mezzi da loro usati per
cancellare dalla memoria degli interessati, gli eventi vissuti.
Come
accade che i rapiti, dopo la loro esperienza, non ricordano quasi nulla?
Ed
ancora: com’è possibile che in diversi casi, le persone interessate da questi
fenomeni, abbino avuto una sorta di torpore al corpo, scomparso dopo alcuni
giorni?
Presumiamo che ciò avvenga a causa di impianti inseriti nei vari livelli epidermidali
e cerebrali del corpo di questi rapiti. Abbiamo anche la certezza che, in
alcuni casi, vengano usati dispositivi irradianti
frequenze molto basse, nell’ordine dei 2-40 Hertz, le quali, opportunamente
modulate interagiscono con l’Ipofisi o Ghiandola Pituitaria.
Ma
l’inserimento di questi impianti non è una esclusiva
prerogativa aliena.
Abbiamo
le prove, che
Queste attività, vengono
stimolate da questi "impianti" per mezzo di impulsi nella gamma di
frequenza "Extreme Low
Frequency" o onde ELF. Questi impulsi, se
modulati a determinate frequenze, agiscono in vari modi; uno di questi è per
esempio il non ricordare niente dell’esperienza, comune a tutti gli "addotti", ma non è
l’unico.
Andando
avanti, ci chiediamo come mai i rapiti vedano a volte alieni dalle fattezze
mostruose, altre volte esseri umani dall’aspetto
angelico. Questo è possibile, in quanto come detto prima, si
può agire sulla capacità visiva dei soggetti, distorcendo a piacere
l’immagine reale. Mi spiego: è come se tra i nostri occhi, che sono il nostro strumento visivo e quella particolare area del
nostro cervello, deputata alla decodifica delle immagini, si frapponesse un
dispositivo capace di farmi vedere una immagine diversa da quella che sto
realmente osservando.
Questo,
oltre a motivi di sicurezza per "loro", può essere imputabile anche
ad una specie di accorgimento utile al fine di evitare
danni irreversibili alla psiche dei soggetti, il cui equilibrio psicofisico
così esposto ad un confronto diretto con una realtà sconosciuta, reagirebbe per
l’appunto causando danni irreversibili
al cervello, come la pazzia od altro.
Ma
veniamo ai casi recenti da noi indagati nel corso del 1998.
Due
di essi hanno catturato la nostra attenzione, in
quanto, nel primo caso del 1998 che vi esponiamo questa sera, si trattava di un
ragazzo che all’epoca dei fatti (1975/76) aveva circa 18 anni.
Egli
abitava nella cittadina di VILLANOVA DEL GHEBBO, in provincia di ROVIGO. (foto)
Una sera del mese di maggio, verso le
ore 01.30 mentre rincasava , percorrendo l’argine del
fiume che costeggia questa cittadina, vide in lontananza un qualcosa che si
muoveva oscillando. Stranamente calmo, riuscì ad avvicinarsi a questa
"cosa" ed a inquadrarla meglio. Questa è la
descrizione che egli fece di questa entità.
Egli
disse che era quasi bianca, aveva una testa grande,
con due mani a penzoloni lungo il corpo. (foto sotto)
Non
riuscì però a focalizzare i piedi; oltretutto, egli non notò nell’essere la
bocca od il naso, così come può essere per gli esseri umani.
Non
notò altro, in quanto dopo ciò, venne turbato a tal
punto che corse verso casa senza voltarsi indietro. Una volta
entrato in casa, corse in camera sua e si mise a letto. Distesosi, notò
che sul soffitto, vicino alla lampadina vi erano altre luci colorate che
ruotavano intorno ad essa. A questo punto egli non
ricorda più niente, se non il fatto che osservò la sveglia sul comodino e notò
che erano già le ore 6. La domanda su ciò che poteva essere avvenuto dalle ore
01.30 alle ore 06 del mattino, lo accompagnò per tutti
questi anni. Fino a quando nel 1997 si presentò presso il nostro Centro e ci espose il suo caso. Dopo aver eseguito i controlli che
normalmente attuiamo su tutti i presunti rapiti,
ritenemmo che fosse giunto il momento di sottoporlo all
nostra tecnica chiamata "AUDITING".
Durante la prima
seduta, già raffiorò qualche particolare in più, che
ci consentì di capire meglio la situazione di quel momento. Egli ricordo
che, stranamente, quella sera, suo fratello più giovane che dormiva nella sua
stessa stanza, non era nel suo letto. Disse che ciò
era strano in quanto il giovane non era solito rincasare a quell’orario
la sera. Il caso è ancora all’analisi del nostro Dipartimento Tecnico –
Scientifico, e quanto prima dovremmo redigere una relazione su quanto scoperto.
Voi
che cosa pensate sia accaduto in quelle ore mancanti
alla sua vita?
Il
secondo episodio, è ancora più drammatico, in quanto la persona che si è
rivolta a noi, da tempo vive in una sorta di incubo,
il quale, grazie alla sua solidità mentale ed al suo forte carattere, non è
ancora riuscito a sopraffare il proprio equilibrio mentale.
Egli
narra che negli anni ottanta, mentre, adolescente, viveva con i propri genitori
presso un paese della provincia di FERRARA, quasi ogni notte dopo essere andato
a letto, aveva la sensazione che qualcuno entrasse nella sua stanza, non dalla
porta ma chissà da dove. Si sentiva toccato, sentiva
delle fitte alla schiena e la mattina si alzava dal letto con gli arti
intorpiditi. Egli non osava girarsi per paura di vedere delle cose spiacevoli. Quindi non si rendeva conto di ciò che gli stava accadendo.
Queste "visite" continuarono negli anni, fino a
quando egli cominciò a notare che alcune volte la stanza si illuminava
di una luce intensa, quasi solida. La luce era spesso accompagnata da continui
ronzii e la mattina si alzava sempre intorpidito. Da notare che la madre, ogni
qualvolta si recava in camera del figlio per svegliarlo, evidenziava che il
pigiama e gli indumenti intimi erano sparsi per la stanza.
Questa
persona arrivò quindi ad uno stato tale di ansia, che
quando arrivava l’orario di andare a dormire, non ci riusciva ed aveva sempre
più paura di chiudere gli occhi per timore di doverli riaprire e vedere
qualcosa di spiacevole.
Nel
frattempo il nostro giovane si sposa ed ha dei figli.
Un
giorno, mentre percorreva unitamente al figlio, in automobile la strada statale
nei pressi della propria abitazione, un camion invase la sua corsia di marcia.
Resosi conto della gravità della situazione, così come farebbe ogni buon padre
di famiglia, si gettò sul corpo del figlioletto per proteggerlo dall’impatto
imminente. Si verificò un incidente che per poco non
ebbe conseguenze ancora più drammatiche del dovuto. Il figlio rimase pressochè indenne, mentre egli subì fratture a vari arti ed
anche l’asportazione della milza. In seguito a ciò gli vennero
applicate, nei punti delle fratture scomposte, delle placche metalliche per contenere
la lesione e garantire una maggior tenuta dell’osso. Ciò che vi sto per dire, accadde durante una visita di controllo
periodica effettuata dal chirurgo ortopedico. Il chirurgo convocò il nostro
giovane e gli disse più o meno queste parole "Sig….., nelle radiografie che ho sottoposto alla mia
attenzione, a parte quelle dove si evidenziano chiaramente le placche
metalliche da noi inserite, mi ha incuriosito una in particolare, nella quale
si vedono degli oggetti di cui noi non sappiamo niente e non immaginiamo la
loro funzione. Ci potrebbe spiegare cosa sono ed a cosa servono?". (foto)
Il
nostro giovane non seppe ovviamente dare una risposta ed essa rimase perciò
sospesa nel vuoto.
Ma
egli non era l’unico a vivere strani episodi.
La
moglie ed il figlio, gli raccontano spesso che qualche volta, quando egli si
reca al lavoro, strane cose accadono in casa ed a
essi. Uno di questi episodi riguarda alcuni viaggi che il piccolo e la madre
fanno in una specie di "carrozza", così come il bambino la descrive.
Raccontano entrambi di essere stati avvolti da una luce intensa sull’uscio di
casa, dopo di che la madre perde i sensi e da questo punto non ricorda nulla.
Il bambino rimane invece stranamente sveglio e vigile osserva diverse volte la
città di FERRARA dall’alto e la descrive talmente bene, che persino a noi,
seguendo le sue indicazioni nel percorrere il cielo a bordo di un deltaplano al
crepuscolo è risultato facile seguire le luci della
città.
Il
bambino, racconta poi di essere stato condotto nel sottosuolo di questa città e
dopo qualche tempo è stato riportato a casa con la madre sempre svenuta,
attraversando nuovamente il globo di luce e ritrovandosi all’interno della loro
casa, proprio nel momento in cui il padre era sull’uscio nell’intento di entrare.
Le
foto che osservate si riferiscono alle radiografie del nostro "ALEX".
Per quanto riguarda il resto dell’episodio, ci riserviamo di divulgare ulteriori informazioni.
E
con questo ho finito.
Vi
saluto e vi ringrazio tutti per la partecipazione, ricordandovi di scrutare il
cielo sempre più numerosi e di rivolgervi a noi con
fiducia per ogni vostro dubbio. Più voci saremo ad
urlare nella tempesta, più lontano e forte arriverà il nostro urlo. L’immagine
illustrata nel finale non è casuale. Essa è la strada che porta all’Area 51, luogo misterioso e segreto; rappresenta
idealmente il cammino che dovremmo percorrere per giungere in quel luogo nei
nostri cuori e nelle nostre menti, in cui sono racchiuse tutte le risposte alle
nostre domande. Percorriamola tutti uniti ed arriveremo prima alla verità.
Grazie.
Antonello
LUPINO