Conferenza del 29.01.2002 - Este (PD)

Titolo: UFO ED ALIENI: La traccia nel tempo.

Di Antonello LUPINO

Premessa: Da diverso tempo, l'ufologia (lo studio degli oggetti volanti non identificati), sta appassionando sempre di più nuove masse di persone, le quali a vario titolo (curiosità, ricerca della verità, spiritualità), approcciano questo fenomeno. L'ufologia, nel termine stretto della parola, non vuole però, solo dire "Studio degli oggetti volanti non identificati", bensì riguarda ed abbraccia uno spettro più ampio di studi, che vanno dal semplice fenomeno di avvistamento di oggetti volanti, fino al contatto diretto con entità non terrestri. Tutto ciò che avviene nel mezzo di questi due fenomeni, si concretizza in:

·         ricerca del luogo di origine di questi visitatori (cosmologia e studio dei pianeti con possibilità di vita);

·         studio della propulsione di questi oggetti, che sicuramente non usano carburanti convenzionali (freee energy, sistemi propulsivi ecc.);

·         chiarimento del motivo della visita di queste entità (messaggi spirituali, clonazione della razza umana, interazione con l'essere umano, aiuto alla nostra evoluzione spirituale);

·         Studi sulle possibilità che esista un coinvolgimento di alcuni governi terrestri con queste entità, i quali, in cambio di tecnologia avanzata, potrebbero verosimilmente barattare qualcosa (patti occulti con intelligenze aliene);

·         Studi sulla malleabilità delle masse da parte di Governi occulti, per dirigere la loro attenzione su mete prefissate (Società Occulte);

·         Studi sulla presenza aliena nelle origini dell'essere umano, e coinvolgimento nella propria evoluzione (Paleoufologia o paleoastronautica):

·         Contatti da parte di esseri umani, a volte non consenzienti, con esseri non terrestri, al fine di studio sulla genetica umana o di prelievo di materiale biogenetico (rapimenti ed impianti);

·         Studi sulla possibilità di retroingegneria terrestre, dopo il recupero di oggetti volanti non identificati (Black Projects - Tecnologie avanzate)

Come vedete la parola "ufologia" risulta troppo stretta per contenere tutti questi fenomeni che comunque ne fanno parte integrante. Il nostro scopo, tuttavia, è quello di dare un senso compiuto alla spiegazione di tutti questi fenomeni, trasmettendo a quanti non fossero addentrati nel problema, le nostre conoscenze, maturate in circa 24 anni di esperienza nel campo specifico.

Questo per far sì che persone prive di scrupoli manipolino le masse per incantarle con le loro "pseudo dottrine", finalizzate soprattutto allo scopo di lucro, danneggiando di fatto, sia le persone che cadono nella loro rete, che gli ufologi come Noi, i quali con passione e spirito di abnegazione indagano, lottano con passione per portare avanti questi discorsi e queste verità, ostacolati da chi, da migliaia di anni tendono invece a far precipitare in un baratro oscuro, fatto di ignoranza, tutta la specie umana.

Le varie serate proposte, fanno parte di una trilogia, che mira a portare le persone che non conoscono a fondo il fenomeno, ad un livello di conoscenza almeno di base, che poi ciascuno, se vorrà, potrà approfondire come meglio crede.

Tutti Noi del Centro Ufologico Internazionale Ci auguriamo di riuscire a trasmetterVi tutto ciò che noi sappiamo, con serietà, perizia e dignità, in quanto oggigiorno, l'essere umano non è più cittadino della terra, ma dell'Universo. Come tale deve pretendere che ogni cosa che riguarda il Suo universo, sia ad egli nota, e non nascosta con questa o quella scusa.

PARTE I - La traccia nel tempo

(di Antonello LUPINO)

Da migliaia di anni, la storia dell'umanità è stata avvolta in quell'alone di mistero che ancora oggi ne circonda l'esistenza.

Civiltà evolutesi al loro massimo splendore, e poi scomparse , stanno oggi rivenendo alla luce. Nuove certezze prendono il posto di vecchie teorie, e ciò che resta di queste civiltà l'abbiamo sotto i nostri occhi, ancora stupiti per quello che esse rappresentano tutt'oggi.

Le piramidi in Egitto, le Ziqqurat in Mesopotamia, ed altri monumenti di enorme importanza storico archeologica che stasera vedrete e, forse vi stupirete poiché non sapevate della loro esistenza, sembrano essere piuttosto che tracce di antiche ed evolutissime civiltà, segni lasciati lì per noi, perché noi, uomini nuovi, ne capissimo il significato in chiave evoluzionistica e spirituale.

L'imponenza e la tecnologia di tali opere, a volte mastodontiche, inusuali per l'uomo del tempo a cui si riferiscono, ci fanno pensare che tutto questo sia stato costruito con l'ausilio di tecnologie ed apporto di altre civiltà che hanno seguito la razza umana nel proprio sviluppo, ma che per varie cause che andremo a scoprire stasera, la mente umana ha cancellato la traccia.

Andiamo a vedere qualcuna di queste tracce:

 Egitto:

La piramide di CHEOPE, nella lingua egiziana KUFU, è ancora oggi un mistero da risolvere e che purtroppo neanche io questa sera risolverò. Ciò che mi preme è farVi capire che questa costruzione ed una serie di altre costruzioni simili collocate più o meno nella stessa area geografica del pianeta, unitamente a statue, affreschi e geroglifici, sono quanto di più tecnologicamente avanzato ci è stato tramandato dagli egiziani di quell'epoca. Certamente conoscete La Grande Piramide e la Sfinge, ma non conoscete il palazzo di Abydo, la residenza del Faraone Seti I, al cui interno si trova una trave incisa con strani simboli, rappresentanti oggetti inusuali per quel periodo: un aereo; un elicottero da carico; uno d'attacco; un aliante; un oggetto sigariforme; un aereo pesante. Per tutti questi oggetti, l'archeologia ufficiale, si è affannata a dare una spiegazione più logica e di parte possibile: "Sono trasposizioni fatte in tempi recenti su incisioni preesistenti.". Vi piace questa definizione? E che dire del sovrintendente per la piana di Giza, Zahi Hawass, il quale si affanna da anni a confutare le prove più palesi che l'odierna civiltà egiziana nulla ha a che fare con quella ispiratrice e creatrice di ciò che ancora oggi, a distanza di millenni possiamo ammirare? Nulla naturalmente, se non che, tranne alcuni "insignificanti" particolari da osservare meglio, la storia andrebbe riscritta in versione esatta e non in versione politicizzata a "de gustibus res".

Nello stesso periodo della datazione "non ufficiale" delle piramidi, in Mesopotamia , chiamata anche la Terra di Mezzo, nel senso che si trova tra due significativi fiumi, il Tigri e l'Eufrate, nasceva la civiltà Sumera, fondata si dice dal dio "OANNES", mezzo uomo e mezzo pesce, creatore dell'essere umano. Questa civiltà diede all'umanità la conoscenza dei numeri, dei moti celesti, e più in là nel tempo uno dei più antichi testi di legge che si conoscano: il "Codice di Hammurabi".

Nelle tavolette in cui sono contenuti i caratteri cuneiformi, si parla di un intervento della razza degli "Hannunnaki" o "Anunaki" i quali, provenienti dal pianeta Nibiru avrebbero creato l'uomo, per abitare questo pianeta. In alcuni monumenti una volta accessibili al pubblico ed ora purtroppo, distrutti per sempre da guerre assurde e dalla cupidigia umana, si possono vedere questi Annunaki, ai quali le popolazioni dell'epoca offrivano fedeltà e devozione.

La civilizzazione dell'uomo non è avvenuta a macchia di leopardo, ma bensì con uno schema ben preciso, in base alla predisposizione delle popolazioni di una dato territorio o continente. E' come se diverse razze di entità non terrestri, siano apparse simultaneamente in diverse aree geografiche del globo, ed ognuna di esse abbia contribuito allo sviluppo di determinate civiltà che a loro volta, in rapida espansione verso aree limitrofe, abbiano contribuito allo sviluppo ed alla cultura di altre popolazioni meno evolute e cosi via, fino a costituire un'unica base globale di consapevolezza e cultura che in alcune zone si è andata degradando piuttosto che in altre, per chissà quali cause. Ancora oggi si possono ammirare delle statuette votive raffiguranti esseri di biologia rettiloide oppure strane statue scafandrate con armi sconosciute tra le mani. La storia ufficiale però non ne parla, o lo fa in maniera molto marginale omettendone il vero significato.

Dalle varie epoche fino ai nostri giorni, l'essere umano ha fatto un viaggio nella propria cultura, intrisa talvolta di leggende di piccoli e magici omini, che talvolta si chiamavano elfi o gnomi, e di lì nacque la storia del "Piccolo Popolo" che a volte aiutava gli esseri umani ed altre lo ostacolava. Sono nate le leggende Inca di "Pacal", principe inca che a bordo del suo fantastico mezzo ha raggiunto i propri dei. Ed ancora, la leggenda del dio serpente, diventato poi un culto dai caratteri sanguinari. In quasi tutti i fondi di queste leggende o culti, si possono intravedere almeno due tipologie di entità non terrestri: il "Piccolo Popolo" ed i "Rettiloidi". Questi ultimi identificati in alcune leggendarie saghe locali, quali la leggenda di "QUETZACOATL", il dio rettile, che donò al popolo mesoamericano le necessarie conoscenze nei campi scientifici e tecnologici.

I primi venivano descritti esili con teste abnormi rispetto al corpo; con altezze variabili da 150 cm. a 200 cm., gli altri squamati; alti oltre i 200 cm., con pupille verticali e dall'aspetto di serpenti giganti. Tutte queste razze, nonostante il loro aspetto, e nel bene o nel male, hanno contribuito allo sviluppo di diverse civiltà, che sono poi state quelle che l'uomo odierno ha emulato per costruire la propria civiltà.

Tornando al discorso iniziale riguardo ai monumenti sconosciuti, andiamo in Cina, e notiamo con nostro quasi stupore che vi sono, sparse su questo immenso territorio, oltre 240 piramidi grandi almeno 1.5 2 volte la piramide di CHEOPE, non tutte esplorate. Queste piramidi non vennero notate che in tempi recenti, in quanto, per la furbizia di chi le edificò, una volta terminati i lavori, vennero coperte di terra e seminate di piante ed arbusti, tanto da aver l'aspetto di colline. Così, ancora una volta, l'oscura presenza che ogni volta si rinvengono dei manufatti non riconducibili cronologicamente alla storia ufficiale emanata dal potere politico, ha tutto il tempo per farli scomparire agli occhi del pubblico. Purtroppo, attualmente, il Regime comunista cinese, non permette a nessun occidentale di addentrarsi in quei territori, all'interno dei quali, si trovano alcune basi missilistiche strategiche, nonché alcuni laboratori militari di ricerche segrete.

Ora, a distanza di qualche migliaio di anni, queste grandiose vestigia riemergono dai mari e dalle sabbie desertiche in cui erano state inghiottite, per descriverci la loro storia e quella delle loro popolazioni. Da qualche anno stiamo ammirando dei manufatti che cominciano a destare dei dubbi sulla loro provenienza, in quanto rappresentano dei "nonsensi" archeologici.

Nell'arcipelago di Ionnagumi, al largo del Mar del Giappone, ad una profondità di circa 40 metri, sono state identificate circa 5 anni fa, alcune rovine di una enorme città, su cui spiccava una piramide a gradoni, del tipo Zigurrat. Nel sito sono state rinvenute alcune tombe contenenti materiale di varia foggia. Altresì è stata individuata una strada lastricata che prosegue per molti chilometri sott'acqua. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che possa trattarsi delle rovine di una colonia della mitica Atlantide.

Continuando in avanti nel corso del nostro "viaggio" alla ricerca di tracce aliene nel tempo, arriviamo a Portorico, in cui, in una zona ricca di grotte artificiali, sono stati ritrovati da ricercatori ufologici del "Beyond Boundairs", guidati dalla dottoressa Joyce Murphy, due reperti datati circa 5-6000 anni. Questi reperti non hanno nulla a che fare con la civiltà presente sull'isola in quel periodo. La cosa che desta più scalpore è che su quei luoghi aleggiano leggende che parlano di un "piccolo popolo", che si farebbe vivo ogni qualvolta un bambino od un adolescente transita nella zona. Sta di fatto che nel corso degli anni, in quel punto sono scomparsi centinaia di persone!

Questo manufatto, era una pietra scolpita su due facciate. Sulla prima era raffigurato un UFO, l'Occhio di Horus egiziano, ed una Piramide. Sull'altra facciata, era scolpito un volto umano con un simbolo impresso sulla fronte (come le stigmate frontali di Bongiovanni!). Strano anche questo, vero?

Persino nella nostra Penisola esistono tracce del passaggio di antiche ed evolute civiltà. IN Valtellina, per esempio vi sono delle pitture rupestri raffiguranti degli esseri che in qualche modo assomigliano alla tipologia extraterrestre. Nei disegni, risalenti a 10/12000 anni fa, si possono osservare degli esseri scafandrati che sembrano galleggiare su altri esseri, dipinti in modo molto più spartano, quasi a significare la loro arretratezza.

Un poco alla volta, arriviamo ai nostri giorni, in cui questi dei di un tempo, che oramai, data la nostra tecnologia non scambiamo più per tali, si mostrano in varie forme, a bordo dei loro "carri" volanti, oppure di persona.

Ecco che arriviamo alla traccia nel tempo presente.

Nel luglio del 1947, a ROSSWELL, nel New Messico, un oggetto volante sconosciuto precipita nel deserto. L'oggetto viene recuperato da militari e viene subito imposta per l'ennesima volta la consegna del silenzio. Al proprio interno vengono rinvenuti quattro esseri morti, dalle caratteristiche fisiche non usuali per l'essere umano: grande testa; mani con 4 dita di cui una opponibile; piedi con quattro dita; assenza di peli su tutta l'epidermide. Da questo caso si scaturiranno poi, nel tempo accessi dibattiti pro e contro questo evento.

Negli anni sessanta, una coppia mista (lei bianca, lui di colore), i coniugi HILL vissero una esperienza che avrebbe segnato per sempre le loro vite: Durante il tragitto di ritorno dal Canada a Portsmouth, vennero seguiti e poi fermati da un oggetto sigariforme. Della loro esperienza non ricordarono altri particolari fino a quando, sottoposti ad ipnosi regressiva, ricordarono più particolari della loro esperienza. L'oggetto aveva la forma analoga ad altri che nel corso dei secoli precedenti veniva spesso descritto come trave ardente o carro di fuoco ecc.- Degli occupanti gli HILL ricordarono che avevano l'aspetto di bambini con grandi teste; mani lunghe; occhi grandi, come quelli che le varie leggende descrivevano millenni addietro, come elfi; gnomi e quant'altro.

SI stavano ripetendo gli eventi che migliaia di anni prima avevano portato intere popolazioni in tutto il mondo a credere che questi visitatori, non fossero altro che dei, venuti sulla terra per portare la loro saggezza e la conoscenza all'essere umano. La differenza sostanziale è che nel ventesimo secolo il nostro grado di evoluzione scientifico-industriale ci rendeva in grado di discernere tra cose sovrumane ed altre spiegabili diversamente.

Chi erano questi esseri che prima venivano avvistati mentre nei loro ordigni solcavano i cieli a velocità spaventose, poi scendevano a terra e portavano via l'essere umano? Cosa avevano a che fare questi "nuovi" dei con gli dei di un tempo? Cosa potevano darci a noi, esseri umani evoluti del ventesimo secolo?

Le risposte sono molteplici. La prima è che nessuno di noi può credere alle buoni intenzioni di questi esseri, se poi scopre che a causa di essi, alcuni esseri umani in varie parti del mondo e spesso, vengono rapiti, fatti oggetti da analisi invasive ed in alcuni casi in seminati o peggio impiantati con dei microchip ad hoc.

La seconda è che al contrario di un tempo, alcune frange del potere politico-militare vogliono guadagnare tecnologia utile per il controllo delle masse in prospettiva futura. In poche parole, ai nostri antenati bastava offrire dei doni modesti per renderli felici di avere ottenuto dai loro dei queste "tecnologie", mentre l'uomo moderno, sempre più affetto dalla smania di potere , non si accontenta di barattare la vita dei propri simili con "cianfrusaglie", ma chiede in cambio tecnologia ed apparati utili solo ai fini del controllo e della distruzione di massa. Altro che etica!

Le altre riposte le svilupperemo insieme qui, questa serata che alla fine mi porta a fare una considerazione: Può grande che lo sovrasta? La risposta è no! Può l'essere umano accorgersi dell'infinitamente piccolo che lo circonda? La risposta è ancora no! La chiave di lettura di queste due domande è che l'uomo vede e capisce solo ciò che si trova al proprio livello, mentre rifiuta tutto il resto che non si trova sul proprio piano di comprensione. Non appena questo suo handicap viene colmato, egli si accorge improvvisamente di essere un altro, con una veduta a 360 gradi ed una comprensione del proprio universo globale, pressoché illimitata.

Questo è ciò che dovremmo fare per capire la nostra collocazione sulla traccia del tempo passato, presente, futuro.-

           

FINE I PARTE

Antonello LUPINO

Direttore del Centro Ufologico Internazionale

 

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